Calcio e Finanza
·8 novembre 2024
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·8 novembre 2024
La Fiorentina ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2024con un rosso pari a 5,9 milioni di euro, un risultato in miglioramento rispetto all’esercizio 2022/23, che si era chiuso in perdita per 19,5 milioni di euro.
Come si legge nei documenti ufficiali che Calcio e Finanza ha consultato, il fatturato della società toscana è stato pari a 199,9 milioni di euro (contro i 159,6 milioni di euro relativi all’esercizio chiuso il 30 giugno 2023), mentre i costi sono aumentati passando da 183,6 a quota 204,6 milioni.
Complessivamente, la Fiorentina nella stagione 2023/24 ha registrato 199,9 milioni di euro di ricavi, rispetto ai 159,6 milioni del 2022/23, con un aumento di poco meno di 40 milioni. In particolare, i ricavi operativi hanno raggiunto la quota record di 157,3 milioni di euro, superando il precedente primato fatto segnare nel 2022/23 a quota 147,9 milioni. La voce più corposa è quella relativa ai ricavi da diritti tv del campionato, pari a 61,5 milioni di euro, mentre i ricavi da partecipazione alle coppe europee (con il raggiungimento della finale di Conference League) sono valsi 19,6 milioni di euro. Le plusvalenze, invece, sono state pari a 26 milioni: in particolare, i ricavi dal mercato hanno riguardato le cessioni di:
Tra le altre voci, i ricavi da stadio sono rimasti stabili a 14,3 milioni di euro, mentre i ricavi commerciali sono cresciuti a 45,6 milioni di euro (40,6 milioni nel 2022/23), grazie in particolare al contratto da 25 milioni con Mediacom (società di proprietà di Commisso) come sponsor di maglia, mentre Kappa ha garantito ricavi per 1,75 milioni.
Questi i ricavi voce per voce:
I costi a bilancio per la Fiorentina sono aumentati nel 2023/24 a 204,6 milioni rispetto ai 183,6 milioni di euro del 2022/23. Nel dettaglio, la maggior parte dei costi è legata costi per il personale, pari a 97,6 milioni di euro, in aumento rispetto agli 86,6 milioni di euro del 2022/23: in particolare, i compensi contrattuali per i calciatori sono stati pari a 58,9 milioni (54,7 milioni nel 2022/23), con bonus per 12,6 milioni (11,2 milioni nel 2022/23), mentre i compensi per gli allenatori sono stati pari a 9,2 milioni (8,0 nel 2022/23). Per quanto riguarda gli ammortamenti e le svalutazioni, invece, i costi sono stati par stati invece pari a 56,4 milioni di euro (59,3 milioni nel 2021/22) di cui 44,8 milioni per i calciatori (47,1 milioni nell’esercizio precedente).
Questi i costi voce per voce nella stagione 2023/24:
La differenza tra fatturato e costi è stata così pari a -4,7 milioni di euro (rispetto al -23,9 milioni di euro del 2022/23). Il risultato ante imposte è stato negativo per 4,2 milioni di euro circa rispetto al -23,3 milioni del 2022/23, mentre il risultato netto è stato negativo per 5,9 milioni di euro contro il rosso di 19,5 milioni del 2022/23.
Il patrimonio netto al 30 giugno 2024 è positivo per 287,1 milioni rispetto al patrimonio netto pari a 293,1 milioni del 2023, grazie anche alla riserva da valutazione pari a 252,5 milioni. Infine, sul fronte debiti, i debiti complessivi sono scesi a 65,3 milioni di euro (78,3 milioni al 30 giugno 2023) di cui circa 7,7 milioni di debiti tributari (di cui oltre 6 milioni versati tra luglio e agosto 2024) e 31,8 milioni di debiti verso le società di calcio, mentre l’indebitamento finanziario netto è invece positivo per 22,3 milioni di euro, rispetto al dato positivo per 24 milioni del 30 giugno 2024, alla luce di liquidità pari 22,3 milioni di euro (24 milioni al 30 giugno 2023) e l’assenza di debiti finanziari.