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·16 dicembre 2025

La Ligue 1 tutta sul canale di Lega: a fine stagione addio a beIN

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Dopo il terremoto di questa estate, quando il rapporto con DAZN si è interrotto, è arrivato un alto momento cruciale per il calcio francese per quanto riguarda i diritti televisivi della Ligue 1.

Come riporta L’Equipe, i 18 club del massimo campionato francese, che si riuniranno oggi pomeriggio, dovranno decidere in merito alle possibili strategia in chiave televisiva che saranno presentate da Nicolas de Tavernost, direttore generale di LFP Media, la filiale commerciale della Lega. Si tratta comunque di opzioni limitate, visto che  beIN Sports, di cui è proprietario il presidente del Paris Saint-Germain Nasser Al Khelaifi, ha comunicato per iscritto la propria intenzione di non prolungare l’attuale accordo, che prevede la trasmissione di una partita a giornata, in vista della prossima stagione.


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Attualmente, infatti, il beIn Sports trasmette un’unica partita, mentre il canale di Lega, Ligue 1+, mette in onda le restanti sette. Con il canale è in vigore un accordo da 78,5 milioni di euro annui per i diritti, a cui si aggiungono 20 milioni versati da sponsor qatarioti, che comunque non dovrebbero essere versati in questa stagione. Inoltre, delle due rate già scadute per questa stagione, beIN ha versato solamente, per entrambe le volte, 14 dei 18 milioni stabiliti dal contratto.

Detto questo, la Lega aveva già l’opzione per la prossima stagione di prendersi anche la partita trasmessa questa stagione da beIN, ma ora si tratta praticamente un obbligo, mentre prima si parlava di un’opzione da far scattare o meno. L’opzione di trovare un altro broadcaster al posto di BeIN, al momento, non viene ritenuta percorribile. Per questo, Nicolas de Tavernost presenterà le ipotesi di crescita basate su un’offerta esclusiva, che dovrebbe permettere al canale di riprendere la sua crescita relativa agli abbonati, fermi a 1,1 milioni con un trend nettamente a rilento.

Dall’altra parte con tutte le partite della Ligue 1, i ricavi della piattaforma dovrebbero logicamente aumentare, anche se questo incremento non coprirà totalmente i 78,5 milioni garantiti dall’attuale accordo con beIN. Infine, fra le proposte che saranno avanzate da Nicolas de Tavernost ci sarà anche quella di usare il fondo di riserva per attutire l’impatto dell’uscita di beIN, una pista usata già in seguito al divorzio con DAZN. Un paracadute che però sarà molto esiguo rispetto agli oltre 78 milioni mancanti da beIN a cui devono essere sommati gli 85 milioni come indennità di uscita da parte della piattaforma di sport in streaming che detiene in Italia i diritti per la Serie A e B.

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