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·21 novembre 2025

La Premier League al voto: si decide sull'introduzione del salary cap

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Quest’oggi i 20 club della Premier League si riuniranno per esprimere il proprio voto sulle novità in materia economico-finanziaria volute dal massimo campionato inglese. In particolar modo si parla di salary cap e di un nuovo sistema di controllo di spesa, che si rifà al concetto di “ancoraggio”.

Come riporta il quotidiano britannico The Athletic, dopo circa un decennio dall’introduzione di quello che si può definire il primo Fair Play Finanziario interno, la Premier League ha giudicato come questo il momento per introdurre alcune novità a livello normativo. Infatti, si parla di un nuovo paradigma che regoli le spese dei club, che alcune società hanno già respinto con forza questa idea, mentre altre stanno valutando con attenzione, soprattutto per le conseguenze che queste novità potrebbero portare.


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Le proposte per la Premier League del futuro

Attualmente, la norma principale delle regole su profitto e sostenibilità è quella che stabilisce perdite complessive in un triennio fino a 105 milioni di sterline (al cambio attuale, 119 milioni di euro). Una regola che però è ormai obsoleta, considerando le varie scappatoie che i club hanno trovato nell’ultimo periodo, portando l’intero sistema a essere ripensato. Proprio per questo nel 2024 sono state poste sul tavolo due proposte: regole sul costo della rosa e la norma del cosiddetto ancoraggio dall’alto al basso (limite di spesa in base a un multiplo dei ricavi da diritti tv nazionali e bonus incassati dall’ultima classificata nella stagione precedente).

In virtù di ciò si è pensato di applicare questi paletti, non in maniera vincolante ma con l’intenzione di studio sul campo, durante la stagione 2024/25. Va sottolineato che la regola sul costo rosa ricalca fedelmente le norme UEFA (a cui ovviamente devono sottostare solamente i club che partecipano alle coppe europee) con un limite di spesa fino all’85% del fatturato per il parco calciatori. Per quanto riguarda l’ancoraggio, questo è stato pensato per proteggere l’equilibrio competitivo della Premier League.

Dal sindacato dei calciatori agli agenti: il fronte dei contrari

I colloqui su queste due norme sono andati avanti, non senza qualche momento di tensione, negli ultimi 18 mesi e ora si prevede una votazione fra i club. Gli oppositori non sono di certo mancati. Si parte dalla stessa Professional Footballers’s Association, anche se non ha diritto di voto, che si è fin da subito detta contro l’ancoraggio e pronta a portare avanti una azione legale contro la Premier League se questo verrà introdotto. Contrarie anche le tre principali agenzie di calciatori operative nel Regno Unito come CAA Base, Stellar e Wasserman, che hanno annunciato anche loro azioni legali.

Come detto, a votare saranno i club. A sostegno delle nuove norme, in special modo dell’ancoraggio (vero e proprio banco di prova per una riforma delle norme economico-finanziarie della Premier), ci sono LiverpoolAston Villa, Everton, Sunderland e Burnley. Questi sono d’accordo con un cambio di paradigma generale e potrebbero portare altre società dal proprio lato dopo una serie di confronti prima del voto.

Dall’altra parte della barricata ci sono i contrari guidati da Manchester City, Arsenal e Manchester United. Non si tratta di una opposizione assoluta, visto che queste società sono d’accordo con le regole sul costo rosa, ma solamente se questo non è accompagnato all’ancoraggio. Anche qui c’è stato un lavoro di confronto con gli altri club che avrebbe portato sulla stessa line club considerati medio-piccoli in Inghilterra come Bournemouth e Brentford.

A far propendere questi club, così come il Crystal Palace, sarebbe il nuovo modo di iscrivere a bilancio le plusvalenze derivanti dalla cessione dei loro calciatori. Attualmente è possibile rendicontarle in unico anno, andando a compensare magari ingenti perdite nelle altre due stagioni (quelle considerate per il triennio sotto esame). Con un cambio di norme, la plusvalenza sarebbe spalmata in media su almeno tre anni andando a limitare il suo effetto contabile. Infine, anche le regole sul costa rosa vengono viste come non necessarie, per esempio da quei club che in Europa non competono. Tutte queste opposizioni, potrebbero portare la Premier a non organizzare nessuna votazione per l’ancoraggio, la misura, come detto, che ha creato più discussioni all’interno del massimo campionato inglese.

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