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·31 ottobre 2025

La prima conferenza stampa di Mister Luciano Spalletti

Immagine dell'articolo:La prima conferenza stampa di Mister Luciano Spalletti

Venerdì 31 ottobre 2025, presso l'Allianz Stadium, è andata in scena la conferenza stampa di presentazione di Mister Luciano Spalletti.

Presente, per l'occasione, la dirigenza bianconera con Damien Comolli, Direttore Generale di Juventus, protagonista prima e durante la conferenza stampa del nuovo allenatore di alcune risposte alle domande dei giornalisti.


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DAMIEN COMOLLI

«Siamo veramente lieti di accogliere Luciano Spalletti alla Juventus. Il suo è un profilo di successo e lo dimostrano le esperienze vissute nel corso della sua carriera, a livello nazionale e internazionale. Abbiamo sottoscritto un contratto fino alla fine di questa stagione con lui. Poi avremo la possibilità di estendere la sua collaborazione a lungo termine all'interno del nostro Club. Io e Luciano abbiamo capito che questo era l'approccio corretto per iniziare questa avventura. Siamo davvero molto felici di averlo con noi. Io, Modesto e Chiellini sentivamo che la squadra avesse bisogno di un nuovo tecnico e all'unanimità, con la proprietà, abbiamo deciso che il profilo ideale fosse quello di Spalletti. È stato fondamentale essere tutti allineati su questa scelta, anche con la proprietà.

A giugno, quando ho iniziato la mia esperienza alla Juventus, l'idea era quella di proseguire con Igor Tudor. Soltanto domenica notte, dopo la sconfitta contro la Lazio, abbiamo iniziato a pensare a Spalletti come figura ideale per cambiare, non prima. Abbiamo deciso di cambiare semplicemente per mancanza di risultati positivi. Dovevamo fermare questo ciclo negativo, è questa la motivazione che ci ha portato a prendere questa decisione.

Per quanto riguarda il ruolo di Direttore Sportivo, stiamo ancora cercando il profilo ideale. Per quanto riguarda, invece, i giocatori in rosa, sono molto tranquillo e soddisfatto perchè il valore di ognuno di loro è molto alto e non fanno eccezione i nuovi arrivati. Bisogna dare il giusto tempo a tutti per esprimersi al meglio e questo è il pensiero anche di Spalletti».

LUCIANO SPALLETTI

LE PRIME SENSAZIONI

«Sono delle sensazioni bellissime quelle che sto vivendo in questo momento. Conosciamo tutti la storia di questo glorioso Club, la sua organizzazione, ma quando ci sei dentro percepisci davvero la grandezza.

Ho assoluto rispetto della posizione di classifica che occupa la Juventus in questo momento e ci tengo a salutare caramente Igor Tudor. Ho avuto il piacere di conoscerlo e so come lavora. Sono sicuro che troverò una squadra quadrata, in salute, e lotteremo per raggiungere i nostri obiettivi. Ringrazio il Direttore Generale Comolli per le belle parole spese per presentarmi e ovviamente per l'opportunità di essere qui.

Io ho portato con me quattro collaboratori, tre tecnici e un preparatore atletico perchè ormai ci si conosce un po' tutti nel mondo del calcio e la Juventus è fornita di tutte le altre figure necessarie per svolgere al meglio il lavoro. Chi mi ha accompagnato in questa avventura sono Domenichini, Martusciello, Russo e Sinatti.

Sono convinto che questa squadra abbia delle potenzialità e sono convinto di poter fare un buon lavoro con questi ragazzi. Ora sarà fondamentale rimboccarsi le maniche perchè le avversarie davanti a noi corrono forte. I gol sono fondamentali perchè per vincere le partite devi segnare. Il calcio offensivo è un'altra qualità importante, ma l'essenziale è essere squadra, essere un gruppo che sa come muoversi in campo. Questa per me è una sfida molto stimolante.

Non so quanto riuscirò a incidere, ma so quale sarà il mio comportamento dalla mattina quando mi sveglierò alla sera quando andrò a dormire e cercherò di instillare nella testa dei miei giocatori questo pensiero».

IL PRIMO INCONTRO CON LA SQUADRA

«Ho detto a Mattia (Perin) che dipenderà da loro perchè saranno le loro qualità a determinare quello che sarà il mio futuro. Io fortunatamente, per quella che è stata la mia carriera, non devo essere assicurato per il mio futuro. È giusto che io venga valutato passo dopo passo. Faremo questa esperienza insieme e la trovo una situazione molto semplice, onesta e chiara. Si comincia a lavorare cercando di collaborare con tutti gli staff. Non ho avuto alcuna difficoltà ad accettare un contratto di questo tipo, anzi fossi stato nella Juventus mi sarei comportato allo stesso modo.

Koopmeiners? Teun è un calciatore che conosco bene perchè lo abbiamo seguito nelle squadre precedenti in cui ho allenato. Per me è un mediano e può essere anche una mezz'ala e ha fatto anche il difensore centrale. A questo punto bisogna fare i complimenti a Gasperini perchè allenandolo gli ha permesso di rendere molto bene anche in una posizione più avanzata.

Vlahovic? Per quanto riguarda Dusan non ho ricevuto alcuna indicazione dalla Società per riservare a lui o ad altri giocatori della rosa un trattamento diverso, di conseguenza parlerà come è giusto che sia il campo e contro l'Udinese, Vlahovic, ha dimostrato chiaramente quali sono le sue intenzioni, con una grande prestazione.

Ci sono dei calciatori in rosa che preferirebbero giocare in posizioni differenti, magari, ma dovrò parlarne con loro prima di prendere delle decisioni. Posso dire, però, che al momento potremmo andare in continuità con il modulo adottato in questo inizio di stagione. L'autodisciplina farà la differenza. Ho avuto la possibilità di entrare negli spogliatoi di quasi tutte le categorie e ho sempre cercato di pormi nel migliore modo possibile con tutti, attraverso l'attenzione, la disciplina e il rispetto».

GLI OBIETTIVI

«La priorità resta centrare la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, ma spero di poter rientrare anche nel giro Scudetto ed è ciò che ci siamo detti con i calciatori ieri, in spogliatoio. Queste devono essere le intenzioni perchè sono state giocate soltanto nove partite e ne mancano ancora ventinove. Ripeto che ho assoluto rispetto di questi calciatori».

IL CAMPIONATO ITALIANO

«Ho visto molte partite quest'anno del nostro campionato e poche le ho viste con una delle due squadre nettamente favorite rispetto alle dirette avversarie. Noi non siamo nelle condizioni di porci con presunzione nei confronti di qualche avversaria. Bisogna lasciare che sia il rumore del pallone sull'erba a parlare, non gli slogan».

IL PASSATO

«In tutte le città dove ho allenato, ho lasciato qualcosa. A Napoli è successo qualcosa di bellissimo, con la vittoria dello Scudetto. Da parte mia il rapporto sarà lo stesso con i tanti amici che ho trovato lì. Quando ho lasciato il Napoli ho detto che non avrei indossato la tuta di un'altra squadra, ma era un'affermazione legata a quella singola stagione. Io, come i miei colleghi, sono un professionista, di conseguenza il mio percorso ora mi ha portato qui alla Juventus e darò il massimo per questo Club».

LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE DI LUCIANO SPALLETTI

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