📉 La prima di Champions è un FLOP: che gap tra le italiane e i top club 😥 | OneFootball

Il primo turno di Champions League, eccezionalmente spalmato su 3 giorni per esaltare il livello del torneo, si è concluso. È tempo di bilanci per i 4 club italiani, che hanno raccolto complessivamente 4 punti su 12 disponibili.

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Se le sconfitte di Napoli e Atalanta erano preventivabili così come il buon successo dell'Inter, resta una piccola delusione per il pareggio pirotecnico della Juventus col Borussia Dortmund. Contro i club di prima fascia è arrivato un solo punto su 3 gare, troppo poco per competere ai massimi livelli.

Analizziamo gare e risultati nel dettaglio.

Juventus in chiaroscuro

I bianconeri confermano tutto quello che avevano mostrato con l'Inter contro il Borussia Dortmund. La fase difensiva lascia clamorosamente a desiderare e Di Gregorio dà segnali di insicurezza. Dusan Vlahovic e Kenan Yildiz, però, ne escono con un'aura impensabile.

L'attaccante dimostra di poter insidiare Jonathan David per un posto da titolare, la stella turca invece realizza un gol alla Alex Del Piero con la 10 dello storico capitano. Igor Tudor può godersi una fase offensiva che fa faville e una mentalità invidiabile con un'altra gara agguantata nel finale. Dovrà, però, trovare contromisure difensive.

Atalanta da reset

I bergamaschi ci avevano abituato a rendere la vita durissima alle big di tutta Europa, la prima post-Gasperini è una disfatta. Il PSG è la squadra più forte d'Europa, ma l'Atalanta non ha mai dato la sensazione di saper lottare e di poter stare in campo in modo adeguato.

Ivan Juric si appella comprensibilmente alle assenze (Lookman è tornato, ma Scalvini e De Ketelaere sono da valutare), ma dovrà lavorare diversamente sui calciatori a disposizione. L'idea di schierare Maldini prima punta al Parco dei Principi è stata abbastanza bizzarra.

L'Inter è ancora una top

Juve fotocopia in tutto rispetto al Derby d'Italia, tra i nerazzurri si ripete soltanto Marcus Thuram. Altri due gol di testa da parte di un indiavolato Marcus Thuram, che viaggia a una media superiore al gol a partita. L'Ajax si è dimostrato avversario leggero, ma l'atteggiamento è stato positivo.

Eccelso l'esordio di Pio Esposito in Champions, ottime sensazioni dai titolari e buone sensazioni guardando alla profondità della panchina. La partenza è giusta, la volontà di restare al top anche con Cristian Chivu in panchina ha un primo riscontro positivo sul campo.

Napoli, che peccato

Difficile commentare una gara giocata in 10 per 70 minuti contro una squadra al top del calcio mondiale da un decennio come il Manchester City. Ciò che è positivo è l'atteggiamento non soltanto difensivo, ma anche e soprattutto psicologico. La squadra è con Antonio Conte.

Prima una resistenza strenua, poi anche dopo il doppio svantaggio spicca la grande capacità di restare in partita senza disunirsi. Gli inglesi lo capiscono e non tentano di infierire. L'amarezza resta, ma la certezza che si giocherà al massimo fino alla fine in tutte e 4 le competizioni stagionali anche.

Un bilancio complessivo

Ancora una volta le italiane non riescono a tenere il colpo, per una ragione oppure per un'altra, al cospetto delle più forti. L'Inter continua a battagliare per restare al top, mentre la Juventus è da interpretare.

Il Borussia è storicamente un'avversaria ostica, ma per blindare una buona posizione e magari cercare anche l'accesso diretto agli ottavi questo tipo di gare vanno vinte. Per competere in Europa serve scalare un altro step che non è solo tecnico, ma è anche attitudinale. Rosso a Di Lorenzo in City-Napoli docet. Per arrivare in fondo servirà molto di più.

📸 FRANCK FIFE - AFP or licensors