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·28 agosto 2024

La Rai accende il nuovo digitale su tre canali: 10 milioni di tv inadeguate

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Salvati i grandi eventi sportivi estivi – gli Europei di calcio e le Olimpiadi di Parigi –, nuovo step obbligato nello switch-off al nuovo digitale terrestre. A partire da oggi, Rai Storia, Rai Radio 2 Visual e Rai Scuola potranno essere visti soltanto con il cosiddetto “nuovo digitale terrestre”, ovvero il Digital Video Braodcasting di seconda generazione (Dvb-T2) con il sistema di codifica Hevc, che dovrebbe promettere agli spettatori una migliore qualità di immagini.

Dopo il primo passaggio del 21 dicembre 2022, necessario per il nuovo digitale, sta proseguendo il percorso di ammodernamento della televisione italiana. Un impegno verso la digitalizzazione che comporta anche alcuni piccoli sacrifici per chi ha acquistato una televisione prima di dicembre 2018 (per quelli acquistati in precedenza, sarà necessario dotarsi di decoder o, eventualmente, di televisore idoneo).


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Rai nuovo digitale terrestre – Tra i 9 e 10 milioni di tv inadeguati

Come riportato da MF-Milano Finanza, sarebbero infatti tra i 9 e 10,2 milioni (il 25% circa di quelli in Italia) i televisori da rottamare secondo i dati diffusi Fondazione Ugo Bordoni, mentre stando a una ricerca Auditel-Censis dello scorso anno, 8,4 milioni di famiglie, il 35,2% di quelle che hanno un televisore, nel 2023 non avevano nessuna tv compatibile con i nuovi sistemi.

Ieri, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso sui suoi canali social ha dichiarato: «Da domani (oggi, ndr) il nostro Paese compirà un ulteriore significativo passo verso il futuro della comunicazione digitale e del sistema televisivo nazionale, avviando la transizione al nuovo digitale terrestre con standard di trasmissione Dvb-T2».

Rai nuovo digitale terrestre – I bonus fino al 31 ottobre

La Rai ha dovuto fare un primo passo verso il Dvb-T2 proprio per via degli obblighi presenti nel suo contratto di servizio, ma gli altri editori non si sono ancora esposti per cui al momento non si dovrebbero registrare interruzioni nelle solite modalità di fruizione. Il passaggio, segnato anche dall’avanzata del 5G che ha reso necessario liberare le frequenze della banda 700 MHz (occupate dai canali tv), è stato sostenuto da governo con alcuni incentivi.

Per coloro che scoprono di avere un televisore o un decoder non compatibile con il nuovo formato, sul sito del Mimit si potrà trovare una lista con tutti i ricevitori idonei a ricevere il Dvb-T2, ma soprattutto si potrà accedere ai dettagli dell’iniziativa “Bonus decoder a casa”, che fino al 31 ottobre di quest’anno permette agli over 70 con pensione inferiore ai 20mila euro annui di ricevere gratuitamente a domicilio un decoder compatibile con la nuova tecnologia.

Rai nuovo digitale terrestre – La risintonizzazione

Nel frattempo, tutti i cambiamenti richiederanno una risintonizzazione anche per chi è in possesso di televisioni adeguate. Questa avviene in molti apparecchi automaticamente ogni notte e questo dovrebbe risolvere buona parte dei problemi, non richiedendo quindi nessun intervento attivo dell’utente per passare dalla vecchia situazione alla nuova.

Ci sono due punti a cui fare attenzione: il primo è che non tutte le tv e i decoder si risintonizzano in maniera automatica. In tal caso è necessario procedere con una risintonizzazione, così da agganciare i giusti puntatori alle giuste frequenze. L’altro caso, da non trascurare, è che anche le tv che rifanno la sintonia nottetempo, potrebbero farla prima, in termini orari, dell’operatività delle modifiche Rai. In questo caso, anche un tv pienamente compatibile potrebbe non riuscire a sintonizzare i nuovi canali.

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