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·1 febbraio 2023
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Con i mille grattacapi che ha dovuto gestire nel suo prime mese alla Roma, probabilmente ne avrà fatte centinaia fin dal primo giorno. Ma una delle prime telefonate di mercato di Tiago Pinto da general manager giallorosso le ha fatte con il +44 davanti. Destinatario il Norwich. L'oggetto del desiderio era Max Aarons, terzino destro britannico classe 2000 dei Canaries. Un preciso obiettivo di mercato in linea con i parametri indicati dalla famiglia Friedkin per rinforzare la Roma. Giovane, di prospettiva, possibilmente con un po' di esperienza alle spalle.
Una trattativa condotta in prima persona da Tiago Pinto, ancor prima che decollasse - e poi si chiudesse - quella con il Dallas FC per Bryan Reynolds. Perchè Aarons rispondeva a tutti quei parametri, proprio nel ruolo dove la Roma aveva bisogno in quel momento. Il terzino inglese da tre anni è uno dei pilastri dell'"ascensore" Norwich. Scoperto nelle giovanili del Luton Town, a 16 anni passa ai Canaries dove fa tutta la trafila - da sotto età - nell'U18 e U23. A giugno del 2018 firma il primo contratto e due mesi dopo fa il suo esordio con la maglia gialloverde prendendosi la fascia destra difensiva senza più lasciarla. Un anno in Championship e promozione. Poi Premier e retrocessione. Quest'anno la storia si è ripetuta.
Ma lo scorso anno Tiago Pinto le ha provate tutte per portarlo a Roma, tra chiamate ed offerte ufficiali, cercando di scalfire il muro del Norwich. Nella contea di Norfolk non hanno però voluto sentire ragioni. Troppo importante la corsa in Premier League con Aarons in maglia gialloverde. Una corte ammessa qualche settimana dopo dallo stesso ds del Norwich Stuart Webber: “L’interesse per Aarons è arrivato dall’estero. Abbiamo deciso di non proseguire la trattativa perché in quel momento non era giusta né per lui né per il club. Dovevamo tenere unita la squadra“. Pinto e la Roma hanno poi virato su Reynolds, rinnovando qualche settimana dopo anche il contratto di Karsdorp fino al 2025.