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·12 marzo 2022
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L’Ajax soffre ancora, forse distratto dalla partita di Champions, ma vince contro un Cambuur combattivo e vicino all’impresa: come contro il Waalwijk, gli ajacidi passano in doppio vantaggio ma si fanno rimontare nella ripresa. Nel finale, uno strepitoso Gravenberch, confeziona la rete della vittoria dopo due assist vincenti: primato salvo, ma le tante certezze difensive sono svanite per la corazzata di Ten Hag.
Qualcosa si è rotto negli equilibri dell’Ajax e lo testimonia la fragilità della difesa che torna, nuovamente, a subire due reti salendo a quota 11 in campionato. Dopo i due gol incassati, in rimonta, contro il Waalwijk, gli ajacidi rischiano la beffa con il Cambuur in grado di recuperare il doppio svantaggio accumulato durante il primo tempo. Sicuramente la Champions sta distraendo i ragazzi di Ten Hag, meno concentrati nei ripiegamenti e poco incisivi davanti al loro estremo difensore.
A far gioire i campioni d’Olanda ci pensa Gravenberch, autore di una partita superlativa: il giovane ha prima confezionato due assist vincenti per i suoi compagni e, nel finale, toglie le castagne dal fuoco con il definitivo 3-2. La partita al Cambuur Stadion è in discesa per gli ospiti che passano prima con Tadic e poi con Haller: l’ivoriano è sempre più protagonista della classifica cannonieri con il suo 19° centro in Eredivisie e con Karlsson e Til che inseguono a quota 13. Il serbo, invece, continua a sottolineare il suo ottimo stato di forma e il suo essere imprescindibile da qualsiasi schema il suo allenatore adotti: 9° sigillo e 15 assist all’attivo per lui che è un punto fermo della squadra. Nella ripresa, però, i padroni di casa tornano alla carica e accorciano subito le distanze con Kallon: la realizzazione da fiducia ai gialloblu che, dopo un buon secondo tempo, riescono anche a pareggiare con Joosten entrato due minuti prima proprio per l’autore del momentaneo 2-1. Il pari sveglia un Ajax che viene assalito dai fantasmi del passato, come era accaduto solo una settimana fa alla Johan Cruijff Arena contro il Waalwijk. Il forcing finale è un vero e proprio assedio che trova la sua gloria con la realizzazione di Gravenberch nel primo minuto di recupero.
Un’ottima reazione da parte dell’Ajax che, però, dimostra di essere umano e non più alieno come accaduto prima del ritorno della Champions: le due marcature subite dal Benfica hanno minato la tenuta della difesa che è diventata estremamente perforabile. In campionato sono 11 le reti al passivo in 26 giornate dopo averne incassate solo 5 in 23: nelle ultime 3 partite, i campioni d’Olanda, hanno incassato ben 6 gol, una media di 2 ogni 90 minuti. L’attacco si è dimostrato all’altezza, riuscendo a sopperire a questo calo, siglando sempre una marcatura in più dell’avversario. Una flessione sul lato dell’attenzione è normale, ma questo potrebbe rivelarsi pericoloso: adesso le inseguitrici sanno che l’Ajax non è più invincibile.
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