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·7 dicembre 2024
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Classifica di Serie A, al primo posto c'è l'Atalanta. Dopo le vittorie in casa della Roma e sul Milan, a Bergamo si inizia davvero a sognare in grande.
"Vinceremo il tricolor", cantano i tifosi del Gewiss Stadium. Il successo sul Milan, inseguito e ottenuto intelligentemente proprio come quello dell'Olimpico, è il secondo segnale inequivocabile raccolto in pochi giorni: l'Atalanta di oggi ha raggiunto una maturità che non ha mai avuto prima d'ora.
Due big match su due non si vincono per caso: due partite equilibrate e complicate le porti dalla tua solo se hai grande consapevolezza e mentalità vincente. Così come non si vince per caso l'Europa League. La Dea è, da tempo, una squadra "europea" per gioco; ora lo è anche per la mentalità, per consapevolezza della propria forza: quando va in campo, l'Atalanta crede davvero di poter battere qualsiasi avversario si trova davanti.
Parola di Lookman, post Milan: "Scudetto? Everything is possible, every game we play we wanna win". Tradotto: "Scudetto? Tutto è possibile, noi vogliamo vincere ogni partita che giochiamo". Semplice, chiaro, dritto al punto. Il prossimo test contro il Real Madrid, in tal senso, sarà affascinante.
Il merito è tutto di Gasperini, che a Zingonia costruisce mentalità da anni. "La vittoria non è che casca dal cielo, la vittoria si cerca - ha detto fiero ieri nel dopo gara - E si cerca sempre, dal primo all'ultimo minuto, senza mai perdere tempo in campo. Il fatto di vincere a pochi minuti dalla fine è solo una conseguenza".
A proposito della fine: il merito dello strapotere che sembra quasi intrinseco alla squadra nerazzurra risiede anche dei cambi. Quelli dell'Atalanta incidono sempre e positivamente, girando la gara nell'ultima parte. La rosa della Dea non è mai stata attrezzata così quest'anno.
CDK è l'esempio lampante del campione ritrovato, Retegui la ciliegina sulla torta (e sulla classifica marcatori), Lookman è al suo massimo potenziale, Samardzic e Brescianini portano qualità e quantità, c'è Zaniolo, e non si deve dimenticare Scamacca. Pochissime altre rivali possono vantare la stessa profondità e varietà di soluzioni. Senza pensare alle continue plusvalenze sul mercato, anno dopo anno: qui i rivali non ci sono nemmeno.
Rivali che sembrano scomparire anche in campo. Sono nove le vittorie di fila dell'Atalanta in Serie A, come sono nove le gare di fila in cui la Dea ha segnato 2 o più gol. L'ultima squadra a riuscirci fu la Juventus di Sarri a cavallo della pandemia: alla fine si è cucita lo Scudetto sul petto. Nove vittorie sono un'enormità: più di un quarto di campionato.
Ma Gasp continua a fare il pompiere: "Il coro 'vinceremo il tricolor'? Questo ambiente non si è mai trovato nella possibilità di pensare allo Scudetto, figuriamoci adesso dopo 15 partite di campionato... La gioia è giusta e la capisco, ma il coro avrebbe più senso se fossimo a 5 giornate dalla fine".
È vero che da aprile il pallone scotta di più, ma è anche vero che questa Atalanta un grande trofeo lo ha già vinto. E l'eroe di Dublino, killer del Diavolo, non si pone limiti: "Everything is possibile". Anche nello spogliatoio lo sanno benissimo...