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Tommaso Cherubini·24 ottobre 2024

💥 Lautaro e difesa ritrovata vs controllo e difficoltà offensive: come arrivano Inter e Juve

Immagine dell'articolo:💥 Lautaro e difesa ritrovata vs controllo e difficoltà offensive: come arrivano Inter e Juve

Archiviata la Champions e in attesa di Europa e Conference League, possiamo già proiettarci verso il grande appuntamento della prossima giornata di Serie A, Inter-Juve in programma domenica alle 18.

Una sfida che potrebbe già dirci molto in ottica scudetto: l'Inter con una vittoria si metterebbe definitivamente alle spalle quei pochi dubbi rimasti dall'inizio di stagione; la Juve, invece, con un successo sarebbe sempre di più una candidata reale insieme al Napoli di Conte per superare gli attuali campioni d'Italia.


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LAUTARO ACCESO, DUBBIO CALHA E SOLIDITÀ DIFENSIVA RITROVATA

Cominciamo dai padroni di casa dell'Inter. Dopo la sconfitta nel derby contro il Milan, la banda di Inzaghi ha messo la freccia: 5 vittorie consecutive tra Serie A e Champions League, portandosi a -2 dal Napoli capolista in Italia e a 7 punti nella classifica in Europa.

Le buone notizie per l'Inter, oltre alle vittorie, arrivano anche dal rendimento in fase difensiva: dopo un inizio tra alti e bassi (9 gol subiti in campionato nelle prime 7 giornate, dopo la sosta i nerazzurri hanno collezionato due clean sheet di fila tra Roma e Young Boys. Inzaghi da questo punto di vista può ritenersi soddisfatto.

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Per quanto riguarda, invece, la fase offensiva Thuram continua a segnare, Lautaro con la doppietta di Udine pre-sosta e il gol vittoria contro la Roma lo scorso weekend sembra iniziare a carburare. Le difficoltà potrebbero essere in mezzo al campo, visto il dubbio sulla presenza di Calhanoglu: senza il turco, Barella scalerà a fare il regista (difficile tocchi ad Asllani in un match così) con l'inserimento di uno tra Frattesi o Zielinski insieme a Mkhitaryan. È normale che il rendimento dei nerazzurri cali in assenza di Calhanoglu: nessuno ha i tempi di gioco del turco, che riesce a far girare l'Inter ormai alla perfezione. Inzaghi dovrà lavorare bene su questo aspetto per non perdere il controllo del gioco.


MORALE BASSO, POCHI SPUNTI IN AVANTI E MOTTA ALLA RICERCA DELL'IDENTITÀ

Dall'altra parte la Juventus di Thiago Motta, che aveva iniziato bene ma poi è calata e ha iniziato a lasciare alcuni dubbi, tra prestazioni grigie e la prima sconfitta stagionale contro lo Stoccarda di martedì.

La Juve ha cambiato tanto, dall'allenatore fino anche a diversi giocatori però sembra lecito chiedere di più a Motta in questo inizio, dopo anche un ottimo mercato. Da una parte c'è una fase difensiva che ha funzionato alla grande (5 gol subiti in 11 partite tra Serie A e Champions, solo incassato in campionato). Potevano esserci dei dubbi dopo l'infortunio di Bremer, ma la coppia Kalulu-Gatti ha dimostrato di poter reggere benissimo anche senza il leader brasiliano.

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Per il momento è ancora una Juve in costruzione, dalle due facce: difende molto bene e controlla il gioco tramite un possesso ragionato e organizzato ma che poi fa fatica a trasformare in gol e pericoli per gli avversari.

Vlahovic fin qui ha segnato ma deluso in altre occasioni, Yildiz è ancora alla ricerca del 1º gol stagionale, Conceiçao si accende e si spegne, Koopmeiners ha fatto vedere buone cose ma anche lui per il momento non ha inciso. Per non parlare dei vari Douglas Luiz e Thuram, che per ora da nuovi acquisti hanno avuto un impatto praticamente nullo.

La Juve quindi tra le due squadre è quella che arriva con più dubbi alla sfida di San Siro, che promette davvero scintille.


📸 Marco Luzzani - 2024 Getty Images