Lautaro Inter, il capitano non segna ma guida il gruppo: «Che spirito di sacrificio, grande vittoria di squadra» | OneFootball

Lautaro Inter, il capitano non segna ma guida il gruppo. Il messaggio social da la carica: «Che spirito di sacrificio, grande vittoria di squadra»

È tornato a Milano dopo la lunga trasferta con l’Argentina, con poche ore di riposo, un solo allenamento alle spalle e persino un raffreddore, come rivelato da Cristian Chivu in conferenza stampa. Eppure Lautaro Martínez non si è tirato indietro. Il capitano dell’Inter era regolarmente in campo dal primo minuto nella vittoria per 1-0 contro la Roma all’Olimpico, una gara che ha aperto il trittico di trasferte impegnative dei nerazzurri.

Non è stata una delle sue serate più brillanti, ma la squadra ha saputo imporsi con determinazione grazie al gol decisivo di Ange-Yoan Bonny, e il capitano ha voluto sottolineare lo spirito collettivo che ha reso possibile il successo. Lo ha fatto con un post sul suo profilo Instagram, dove ha scritto: «Che gruppo, che spirito di sacrificio, grande vittoria di squadra». Parole semplici ma significative, che confermano ancora una volta la sua centralità nel gruppo interista.

Nel messaggio social, Lautaro ha evidenziato la prova di forza della squadra, capace di dominare il primo tempo e di difendersi con compattezza nel secondo, quando la Roma di Gian Piero Gasperini ha tentato la rimonta. La sua leadership, fatta di esempio e dedizione, si riflette anche nei compagni, che ne seguono l’atteggiamento dentro e fuori dal campo.

Emblematica la risposta di Marcus Thuram, grande assente per infortunio, che ha commentato con un cuoricino il post del compagno. Un gesto di vicinanza e gratitudine verso chi, anche senza gol, continua a incarnare l’anima della squadra.

L’Inter, trascinata dallo spirito del suo capitano, ha conquistato la sesta vittoria consecutiva tra Serie A e Champions, salendo in vetta alla classifica. E se Thuram lavora per recuperare in vista della sfida contro il Napoli, Lautaro dimostra ancora una volta perché è il punto di riferimento tecnico e morale di una squadra che sogna in grande.

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