Lavecchia: «Mi sarebbe piaciuta vedere la sfida Belotti-Immobile. Giulini? Un grande presidente. E su Pisacane…» | OneFootball

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·18 ottobre 2025

Lavecchia: «Mi sarebbe piaciuta vedere la sfida Belotti-Immobile. Giulini? Un grande presidente. E su Pisacane…»

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Luigi Lavecchia, doppio ex di Cagliari e Bologna, ha trattato diversi temi in un’intervista rilasciata al “Quotidiano Sportivo”: le sue parole

Luigi Lavecchia conosce molto bene la Sardegna visto che lavora nell’Academy del Cagliari nell’area del nord dell’isola, ma in passato ha vestito anche la maglia del Bologna nella stagione 2007/08. Quindi un doppio ex che ha parlato del match in programma tra le due formazioni domani all’Unipol Domus e di tanto altro in un’intervista rilasciata al Quotidiano Sportivo. Vi riportiamo di seguito alcuni estratti delle sue dichiarazioni:

CAGLIARI-BOLOGNA – «E’ una grande partita tra due squadre in ottima forma, risultati alla mano. Mi spiace per un Cagliari in emergenza e da appassionato mi dispiace non vedere il confronto tra Belotti e Immobile: uno fa reparto e a Cagliari si era inserito alla grande, l’altro è un finalizzatore come ce ne sono pochi».


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DOPPIO EX – «Farò di tutto per essere allo stadio, sto cercando di sistemare gli impegni. Che posso dire? In Sardegna c’è la mia vita da quando ho finito la carriera in Romania, a Bologna ho lasciato una fetta di cuore. Spero sempre in un pareggio, magari un bel 2-2 spettacolare».

GIULINI – «Per me Giulini è un grande presidente. Ha trasformato il settore giovanile, puntando sui giovani: Asseminello è un gioiello e con lui il Cagliari ha vinto la Coppa Italia Primavera e giocato la SuperCoppa con l’Inter arrivando ai vertici del calcio giovanile, che è un bel modo per fare calcio. Da quando ho iniziato a lavorare qui ho visto crescere Barella, Luvumbo, Antonini, oggi a Catanzaro, Galliano e Deiola».

PISACANE «E’ una sorpresa solo per chi non lo conosce perché crea un’empatia pazzesca con i giocatori, ha capacità motivazionali straordinarie e potenzialità tattico tecniche importanti, destinato a fare carriera».

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