Lazionews24
·15 settembre 2025
Lazio, attacco in crisi: mancano idee e concretezza sotto porta

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·15 settembre 2025
La Lazio vive un momento di evidente difficoltà offensiva. Dopo la brillante prestazione della seconda giornata di campionato, la squadra di Maurizio Sarri – tecnico toscano noto per il suo calcio rapido e verticale – sembra aver smarrito fluidità e incisività negli ultimi metri.
Contro l’ultima avversaria, il reparto avanzato ha prodotto pochissimi spunti e occasioni da gol, mostrando un volto ben lontano dalla versione spumeggiante ammirata a inizio stagione. L’assenza di collegamenti efficaci tra centrocampo e attacco è stata lampante, con azioni spesso interrotte prima di arrivare in area avversaria.
Valentín Castellanos, attaccante argentino arrivato per dare profondità e fisicità al reparto, ha lottato per un’ora senza però riuscire a creare vere occasioni da rete. La sua generosità non è bastata a scardinare la difesa avversaria, complice anche una manovra lenta e prevedibile.
Subentrato nella ripresa, Boulaye Dia, punta senegalese con un passato prolifico in Serie A, ha avuto un’unica vera opportunità: un tiro respinto dal portiere Etrit Berisha Muric. Per il resto, anche lui è rimasto isolato, con pochi palloni giocabili e scarsa intesa con i compagni di reparto.
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, con Dia in campo si è addirittura ridotto il raccordo tra centrocampo e attacco, segno di un problema strutturale nella costruzione della manovra offensiva.
Un altro dato significativo riguarda la gestione delle punte: se in passato Castellanos e Dia si alternavano durante la partita condividendo minuti e responsabilità, ora sembrano essere diventati alternative secche l’uno dell’altro. Questa scelta tattica, se da un lato garantisce freschezza, dall’altro rischia di limitare la possibilità di creare sinergie e automatismi.
Per invertire la rotta, la Lazio dovrà lavorare su due fronti: aumentare la precisione e la cattiveria sotto porta da parte degli attaccanti, ma anche migliorare la qualità dei rifornimenti provenienti dal centrocampo. Senza un flusso costante di palloni giocabili, anche i migliori finalizzatori faticano a incidere.
La prossima sfida sarà un banco di prova importante per capire se il reparto offensivo biancoceleste saprà ritrovare quella brillantezza che, solo poche settimane fa, faceva sognare i tifosi.