Lazio-Bologna: rosso a Gila inevitabile, ma Fabbri non convince | OneFootball

Dopo tre buone prestazioni stagionali in Serie A, all’Olimpico Michael Fabbri non convince. In una gara che non presenta grosse difficoltà nelle aree, l’arbitro ravennate commette qualche imprecisione facendo innervosire le due squadre.

Lazio-Bologna, la moviola della direzione di Fabbri all’Olimpico

Il primo fischio che accende gli animi è quello per un fallo di Zaccagni su Zortea all’esterno dell’area biancoceleste; il fallo c’è, ma Fabbri lo segnala in ritardo, con l’azione che nel frattempo era già ripartita. Corretta invece la scelta di estrarre soltanto il cartellino giallo per Nuno Tavares. Il portoghese entra molto duramente sulla caviglia di Orsolini in prossimità del fallo laterale, qualcuno sulla panchina del Bologna chiede il rosso; ma il punto di contatto è basso e non ci sono gli estremi per un intervento VAR. Verso la fine del primo tempo, la Lazio protesta giustamente per un fallo in attacco di Romagnoli su Heggem, una spinta effettivamente troppo lieve per giustificare un fischio.

L’espulsione di Gila

Giusta a inizio secondo tempo l’ammonizione per Cambiaghi che ferma Lazzari con un vero e proprio “placcaggio” rugbistico. Giusto invece non ammonire Zaccagni per un fallo su Moro che non ha particolare intensità. Corretto il giallo estratto nei confronti di Lazzari per un pestone su Miranda vicino all’out laterale. Poco dopo, l’episodio più rilevante della gara: Gila interviene in ritardo su Castro, il giallo è giusto; vedendosi ammonito, il difensore spagnolo si lascia andare a una doppia offesa nei confronti del direttore di gara (ripete “sei scarso“), e Fabbri non può far altro a quel punto che estrarre il rosso. Qualcosa di simile accadde in periodo Covid con Pairetto in Inter-Bologna (espulso Soriano). Qui l‘arbitro ha le mani legate: la sanzione è praticamente automatica. Corretto nel finale l’ultimo giallo, a Miranda, per fallo su Cancellieri.