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·8 luglio 2024

Lazio, è il giorno del Flaminio: in Comune il progetto da 250 mln e 50mila posti

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Grande giorno in casa Lazio. Questa sera il club biancoceleste, nella figura del patron e presidente Claudio Lotito, presenterà ufficialmente al Comune di Roma la sua proposta per rendere lo Stadio Flaminio la nuova casa della società capitolina. L’appuntamento – scrive Il Corriere dello Sport nella sua edizione odierna – è fissato per le ore 18.

Il patron delle Lazio si presenterà insieme al responsabile del progetto elaborato (dallo studio Arup) per la ristrutturazione dello storico impianto nel cuore della Capitale e lo staff dei tecnici che eventualmente saranno poi incaricati della sua realizzazione. Gli interlocutori, invece, saranno il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’Assessore ai Grandi Eventi, Sport e Turismo, Alessandro Onorato, e l’Assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia.


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A loro sarà presentato il progetto di partenariato pubblico-privato (PPP), la forma di cooperazione tra soggetti pubblici e privati con l’obiettivo di finanziare, costruire e gestire infrastrutture o fornire servizi di interesse pubblico, con il piano architettonico e il piano economico finanziario per recuperare l’impianto.

L’obiettivo è quello di rendere il Flaminio uno stadio da 50.000 posti, con tutti i crismi di un impianto moderno (museo, negozi e altre strutture perché sia utilizzabile h24), con copertura e infrastrutture adeguate (a livello di parcheggi e viabilità) per raggiungerlo. Un lavoro che comporterà un investimento da circa 250 milioni di euro, chiedendo pareri e consultazioni a esperti, in modo tale da evitare più possibile che possano sorgere problemi in corso d’opera o che dei vincoli preesistenti pregiudichino il buon esito della sua proposta

Insomma, è arrivato il momento di passare per vie ufficiali e vedere se effettivamente il progetto sarà valutato positivamente dagli uffici del Dipartimento Sport di Roma Capitale. Solo dopo questo passaggio si potrà poi andare in Giunta, step fondamentale per ottenere la delibera e l’approvazione nell’assemblea per interesse pubblico.

Si tratta del momento in cui il presidente Lotito riceverà eventualmente indietro il piano con le prescrizioni apportate al disegno originale, le quali dovranno essere corrette per arrivare alla presentazione formale di un vero e proprio progetto esecutivo, propedeutico alla nuova conferenza dei servizi decisoria.

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