Lazio, nostalgia Sarri: i «fedelissimi» che sognano il ritorno del Comandante. Da Provedel a Zaccagni, la lista di chi ritroverebbe slancio e motivazioni | OneFootball

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·1 giugno 2025

Lazio, nostalgia Sarri: i «fedelissimi» che sognano il ritorno del Comandante. Da Provedel a Zaccagni, la lista di chi ritroverebbe slancio e motivazioni

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Lazio, nostalgia Sarri: i «fedelissimi» che sognano il ritorno del Comandante. Da Provedel a Zaccagni, la lista di chi ritroverebbe slancio e motivazioni

Un eventuale ritorno di Maurizio Sarri sulla panchina della Lazio aprirebbe scenari complessi ma, per una fetta significativa dello spogliatoio attuale, potrebbe rappresentare una prospettiva stimolante e accolta con favore.

Diversi giocatori biancocelesti, infatti, hanno non solo militato sotto la guida del tecnico toscano durante il suo mandato tra il 2021 e il marzo 2024, ma hanno spesso toccato i loro picchi di rendimento o vissuto una profonda evoluzione tattica grazie ai suoi dettami. La nostalgia per il “Sarrismo”, con la sua organizzazione maniacale e la ricerca di un calcio propositivo, potrebbe farsi sentire.


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Tra i primi a immaginare con un sorriso un Sarri-bis ci sarebbero senza dubbio i componenti del pacchetto arretrato, spesso elogiato durante la sua gestione, culminata con il secondo posto del 2022-23, impreziosito da una notevole solidità difensiva.

Alessio Romagnoli, per esempio, scelse la Lazio nell’estate del 2022 con la chiara intenzione di essere allenato da Sarri, un tecnico che ha sempre ammirato pubblicamente. Sotto la sua guida, l’ex milanista è tornato su livelli importanti, guidando la difesa con personalità.

Anche Elseid Hysaj, un vero e proprio fedelissimo del tecnico avendolo avuto già a Napoli e al Chelsea, ritroverebbe un ambiente tattico a lui congeniale. L’albanese, pur con qualche alto e basso, conosce a memoria i principi di Sarri e si è sempre messo a disposizione con duttilità. Stesso discorso per Adam Marušić e Manuel Lazzari sugli esterni: il primo apprezzato per la sua versatilità e costanza, il secondo trasformato da esterno a tutta fascia in un terzino più disciplinato tatticamente, pur senza perdere la sua spinta offensiva.

E come dimenticare Ivan Provedel? Il portiere friulano, sotto Sarri, ha vissuto la stagione della consacrazione, culminata con il premio di miglior portiere della Serie A e la conquista della Nazionale.

In avanti, Mattia Zaccagni è forse l’esempio più lampante di valorizzazione. Sarri lo ha trasformato da talentuosa seconda punta o trequartista in un esterno d’attacco completo, capace di segnare con regolarità (10 gol nel 2022-23), fornire assist e sacrificarsi in fase difensiva.

Il vantaggio principale, per questi giocatori, risiederebbe nella già assimilata comprensione dei complessi meccanismi tattici di Sarri. Il suo calcio richiede tempo, applicazione e dedizione, e avere un nucleo di calciatori che già conoscono le sue metodologie accelererebbe notevolmente la ricostruzione di un’identità di gioco forte.

Per molti di loro, un ritorno del “Comandante” non sarebbe solo un tuffo nel passato, ma una concreta possibilità di rivivere stagioni da protagonisti, con la speranza di aggiungere nuovi capitoli vincenti alla storia biancoceleste.

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