Calcionews24
·14 settembre 2025
Lazio, Nuno Tavares stuzzicato da Sarri: il tecnico chiede di più al portoghese

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·14 settembre 2025
Un messaggio forte e chiaro, inviato tramite i microfoni della conferenza stampa per raggiungere direttamente il destinatario. Maurizio Sarri sceglie la via della stimolazione pubblica per scuotere Nuno Tavares al suo ritorno dagli impegni con la Nazionale portoghese. L’allenatore della Lazio non usa mezzi termini e, alla vigilia di una trasferta delicata, mette in discussione le certezze del suo terzino, spronandolo a compiere quel salto di qualità che ancora gli manca per essere considerato un giocatore completo e affidabile.
La frase che più di tutte ha fatto rumore è stata la risposta secca alla domanda su come avesse ritrovato il giocatore: “Prima vediamo se gioca“. Una dichiarazione che è molto più di un semplice dubbio di formazione; è un avvertimento, un segnale che la maglia da titolare non è affatto scontata e va conquistata con l’applicazione quotidiana. Il focus del tecnico è, ancora una volta, la fase difensiva del portoghese. Sarri non mette in discussione le straordinarie doti atletiche e di spinta di Tavares, ma ne evidenzia i limiti quando si tratta di ripiegare e mantenere la concentrazione senza palla. “Con la gamba che ha lui, fare una buona fase difensiva dovrebbe essere abbastanza semplice”, ha spiegato l’allenatore, sottolineando una frustrazione quasi pedagogica: le potenzialità fisiche ci sono, manca l’applicazione mentale costante.
l percorso di Tavares è stato ulteriormente complicato dalla parentesi con il Portogallo. Inizialmente non convocato dal CT Martinez, è stato poi richiamato in extremis per sostituire l’infortunato Dalot. Questa chiamata, seppur prestigiosa, lo ha tenuto lontano da Formello, facendogli saltare preziose sedute tattiche fondamentali per assimilare i complessi meccanismi difensivi di Sarri.
Ora, come riporta il Corriere dello Sport, la palla passa a Nuno. Le parole del suo allenatore non sono una bocciatura, ma un pungolo per suscitare una reazione d’orgoglio. La sfida imminente a Reggio Emilia rappresenta un banco di prova cruciale. Dalle sue parti, infatti, agirà l’avversario più temibile, Domenico Berardi, un cliente scomodissimo che esige la massima attenzione per novanta minuti. Per Tavares è l’occasione perfetta per rispondere sul campo, dimostrando di aver recepito il messaggio: non basta spingere, bisogna anche saper ripiegare. Con la stessa intensità, con la stessa convinzione. Solo così potrà guadagnarsi non solo il posto da titolare, ma la piena e incondizionata fiducia del suo tecnico.
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