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·8 novembre 2025

Lazio, Sarri avverte: “Inter più forte, ma servono 25 folli pronti a morire per il risultato”

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Il tecnico biancoceleste analizza la crescita della squadra e il difficile confronto con i nerazzurri: “Gap con le big aumentato, ma la mentalità sta cambiando”

Lazio, Sarri avverte: “Inter più forte, ma servono 25 folli pronti a morire per il risultato”

Maurizio Sarri non cerca alibi né illusioni. Alla vigilia di Inter–Lazio, il tecnico toscano fotografa con lucidità il momento della sua squadra: un gruppo in crescita, ma ancora distante dai vertici della Serie A. Dopo un inizio complicato, i biancocelesti sono imbattuti da sei partite e non subiscono reti da quattro giornate, un segnale di maturità che Sarri interpreta come parte di un processo di costruzione ancora in corso.


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“I percorsi di crescita non sono mai lineari”, spiega l’allenatore. “Ci sono sempre passi falsi e momenti di regressione. L’importante è che nel tempo si raggiungano livelli mai toccati prima. Stiamo migliorando nella mentalità e nel modo in cui affrontiamo certe partite. Spero ci siano ancora margini importanti”.

Una crescita da consolidare

Nonostante i progressi, Sarri invita alla prudenza. La continuità, secondo il tecnico, è la vera sfida:

“Essere tosti per un mese riesce a tutti, per sei mesi è complicato e per undici soltanto ai più forti. Sei partite rappresentano appena il 5% del campionato: troppo poco per giudicare. A inizio stagione molti pensavano che la Lazio fosse fuori dall’Europa e che diverse squadre si fossero rinforzate meglio. Ora dobbiamo dimostrare che la nostra crescita può durare fino alla fine”.

Sulle ambizioni stagionali, Sarri resta concreto:

“Non carichiamo questa squadra di aspettative. Non è il momento di parlare di traguardi. L’obiettivo è continuare a migliorare, senza pressioni”.

Inter–Lazio: una sfida da “folli”

Il prossimo test sarà tra i più impegnativi: domenica la Lazio affronterà l’Inter a San Siro, dove non vince dal 2019.

“Sarà una partita difficilissima”, ammette Sarri. “In questo momento non possiamo giocare alla pari con l’Inter, ma andremo a Milano per ottenere un risultato. Loro sono più forti, ma con umiltà e convinzione possiamo dire la nostra. Servono 25 folli disposti a morire per il risultato. Solo così potremo fare una grande prova”.

L’allenatore non ha dubbi sulla forza dei nerazzurri:

“L’Inter, insieme al Napoli, ha la rosa più completa del campionato. Ha disputato due finali di Champions negli ultimi tre anni. Anche in Europa, poche squadre possono vantare un livello simile”.

Chivu e il confronto tra generazioni

A San Siro Sarri troverà sulla panchina avversaria Cristian Chivu, alla sua prima grande esperienza in Serie A.

“È un allenatore che sta emergendo, ma valutarlo dopo tre mesi è difficile. Mi piacciono di più i percorsi di chi costruisce la carriera passando per categorie inferiori, però Chivu mi ha impressionato per personalità e impatto”.

Il tecnico riconosce che il gap tra la Lazio e le big si è ampliato negli ultimi anni, ma invita a leggere la sfida come un’opportunità:

“Sarà una partita durissima anche se giocheremo ai nostri massimi livelli, ma può offrirci un’occasione di crescita”.

Romagnoli verso il rientro, Dia confermato

Sul fronte formazione, Sarri scioglierà gli ultimi dubbi solo a ridosso del match.

“Romagnoli si è allenato abbastanza bene, ma valuteremo domani mattina insieme al dottore per capire se potrà essere disponibile”, ha spiegato.

In difesa resta vivo il ballottaggio con Provstgaard, mentre in attacco ci sarà ancora spazio per Boulaye Dia, nonostante il periodo senza gol:

“È molto criticato, ma non posso rimproverare un giocatore che fa due partite di sacrificio totale per la squadra. È chiaro che da un centravanti ci si aspettano conclusioni e gol, ma per impegno e contributo complessivo non ci fa mancare nulla”.

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