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·12 novembre 2025
Lazio, un altro nodo da sciogliere per il Flaminio: l’opposizione dei cittadini e i

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C’è chi si oppone, e non per principio. Se, da un lato, diversi studi sottolineano i vantaggi che la realizzazione di nuovi impianti può portare — dall’aumento dell’occupazione al turismo, fino alla riqualificazione urbana e ai benefici economici — dall’altro, molti residenti temono le conseguenze sulla qualità della vita nei loro quartieri, già messi alla prova dal traffico e dal sovraffollamento. L’idea di uno stadio che possa attrarre migliaia di tifosi (e, in rari casi, anche gruppi di teppisti) in zone già congestionate suscita forte preoccupazione.
Come riporta Il Corriere dello Sport, gli abitanti di Flaminio, Parioli e Tor di Quinto hanno presentato all’amministrazione un documento dettagliato in cui denunciano ”seri rischi per la qualità della vita“ qualora la Lazio decidesse di investire sullo stadio Flaminio. L’impianto, costruito nel 1911 e ricostruito nel 1957 su progetto di Nervi dopo una demolizione, un tempo immerso nel verde, oggi è circondato da palazzi (il più vicino dista appena 40 metri), negozi e strade trafficate. Giulio Castelli, portavoce del Comitato Flaminio, spiega che i problemi principali sono tre: il vincolo, la mobilità e la vivibilità. Il piano di Lotito prevede di avvolgere la struttura esistente con un nuovo involucro per superare il vincolo architettonico, ma i residenti temono che ciò comprometterebbe il valore storico dell’opera, già oggi in stato di degrado.
Sul fronte dei trasporti, le perplessità sono numerose: gli autobus che passano entro un chilometro dallo stadio non sarebbero sufficienti a gestire i circa 7.000 spettatori che dovrebbero utilizzarli per raggiungere il Flaminio. Mancano anche i tram per i 2.500 tifosi che si muoverebbero su rotaie nei giorni di gara. Inoltre, secondo le stime della Lazio, ben 16.400 persone utilizzerebbero la metropolitana, ma sarebbero necessarie corse aggiuntive e nuovi parcheggi (già oggi insufficienti e distanti 3-4 km) per i 25.000 spettatori che arriverebbero in auto. Il progetto prevede che solo 12.000 dei 50.000 spettatori complessivi viaggino in macchina, ma i residenti temono che il quartiere si trasformi in una sorta di “corridoio” per i tifosi, con un impatto pesante su abitazioni, negozi e uffici. Nei momenti di traffico intenso, spiegano, già oggi transitano tra 70 e 110 veicoli al minuto; con lo stadio operativo, nei giorni di partita si aggiungerebbero 7-8 mila auto. Diversa la situazione dell’Olimpico, che pur distando solo 4 km, si trova in un’area più ampia e isolata, meno integrata nel tessuto urbano.









































