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Alessio D'errico·24 dicembre 2025
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Alessio D'errico·24 dicembre 2025
Il 2025 volge al termine e con esso va in archivio un anno intero di partite in giro per tutto il mondo. Tantissime emozioni e sfide indimenticabili che resteranno per sempre negli annali.
Rimonte epiche, partite con tanti gol e vere e proprie imprese: anche il 2025 è stato un anno costellato da tante sfide. Di seguito le 5 partite (+1) tra le migliori di quest'anno.
Il Derby d'Italia tra la Juventus allenata da Tudor e l'Inter di Chivu monopolizza la terza giornata della Serie A. Sfida pazza con il gol dei fratelli Thuram e non solo.
Apre le marcature Kelly, pareggia la prima volta Calhanoglu prima del capolavoro di Yildiz in chiusura di primo tempo. Nella ripresa l'Inter passa in vantaggio ancora con Calhanoglu e col gol di Marcus Thuram. La sfida si riapre all'82': colpo di testa di Thuram, Khephren a questo giro, e sfida che si mette su un 3-3 che sembrava definitivo.
A spezzare l'equilibrio, dal nulla e da fermo, il giovane Adzic che con una bordata da lontanissimo trafigge Sommer e al 91' regala tre punti a una Juventus pazza.
Dopo il 3-3 in Catalogna, l'Inter ospita il Barcellona a San Siro per il ritorno della semifinale di Champions League. Clima rovente, stadio pieno fino all'orlo e il sogno di raggiungere la seconda finale in tre anni. Il primo tempo è un dominio della squadra di Simone Inzaghi che prima al 21' con Lautaro e poi nel recupero del primo tempo col rigore di Calhanoglu indirizza una sfida che è solo all'alba.
Nel secondo tempo, infatti, il Barcellona di Flick mette in campo tutti i propri pregi dopo aver messo in mostra i difetti: il dominio blaugrana è netto e il Barcellona ribalta la sfida da 2-0 a 2-3 con le reti di Eric Garcia (54'), Olmo (60') e il tris di Raphinha all'87'. Quando tutto sembrava indirizzato verso il KO, però, l'Inter si regala un sogno con Acerbi e la sua scarpa rotta: girata da centravanti al 93' e sfida ai supplementari.
Tra grandi parate, squadre lunghe e l'eroico salvataggio di Sommer su Yamal, al 99' il definitivo 4-3: Frattesi segue l'azione e segna festeggiando arrampicandosi sul cancello che separa il campo dagli spalti. Esultanza sfrenata e conseguente mal di testa per sigillare una notte storica.
Il più grande clasico del calcio mondiale è la finale della supercoppa Spagnola: il Real Madrid di Ancelotti sfida il Barcellona pirotecnico di Flick. L'esito è storico: 5 reti del Barça al Real e non di più solo a causa del rosso a Szczesny, poco prima dell'ora di gioco.
La serata è disastrosa per il Real Madrid ma i segnali iniziali sono positivi: al 5' Mbappé porta avanti i suoi. Sarà questo l'unico acuto di una serata nefasta. Il Barcellona macina occasioni e gol: Yamal, Lewandowski, Raphinha, Balde e ancora Raphinha nella ripresa: 5 gol in 48 minuti, una disfatta storica e umiliante che solo il rosso a Szczesny placa. Rodrygo accorcia per il definitivo 2-5 che però non cambia il senso di differenza enorme che poche volte si è percepito nel corso della storia recente.
I playoff della nuova Champions League regalano subito una sorpresa: il Manchester City di Pep Guardiola sfida il Real Madrid di Carlo Ancelotti. Cammino negativo per entrambe e subito un dentro o fuori in quelli che - nei fatti - sono una sorta di sedicesimi di finale.
Al 19' Haaland apre la sfida che al 60' pareggia Mbappé. All'80' è ancora il norvegese a segnare e quasi tutti pensavano già al ritorno, col Bernabeu chiamato a ribaltare la sfida. Non è dello stesso avviso Ancelotti che prima all'86' con Brahim Diaz e poi al 92' con Bellingham ribalta una gara persa fino a pochi minuti prima mettendo in discesa la strada per la seconda partita.
Ancora protagonista il Barcellona di Flick che per il proprio stile spregiudicato è presente sia da carnefice che da vittima. Lo scenario stavolta è la semifinale di Coppa del Re dove i blaugrana ospitano l'Atletico di Simeone. I Colchoneros approfittano della disorganizzazione del Barça e in 6 minuti sono avanti di due reti. Per il Barcellona dopo il doppio schiaffone arriva la reazione: Pedri, Cubarsì e Inigo Martinez ribaltano la sfida già nel primo tempo.
Lewandowski al 74' firma il poker ed è qui che inizia il bello: Llorente all'84' accorcia e Sorloth al 93' in contropiede fa il 4-4 gelando il pubblico del Montjuic.
Il jolly di questa raccolta è la sfida al Mondiale per Club tra Manchester City e Al Hilal valevole per gli ottavi di finale. Il Demone, Simone Inzaghi, appena arrivato, sforna una prestazione clamorosa scrivendo la storia del calcio asiatico.
Al vantaggio iniziale di Bernardo Silva risponde Marcos Leonardo nel secondo tempo. al 52' Malcom firma il primo sorpasso ma il solito Haaland fa 2-2 che resiste fino ai supplementari. Koulibaly al 94' segna il vantaggio che Foden rimette in parità al 104'. La sfida viene decisa al minuto 112 da Marcos Leonardo che sigla il definitivo, e storico, 4-3 per l'Al Hilal.
📸 Dan Mullan - 2025 Getty Images









































