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Vincenzo Visco·23 ottobre 2024
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Vincenzo Visco·23 ottobre 2024
Ieri sera, durante Sky Champions League Show, Paolo Di Canio ha fatto un confronto tra Rafa Leão e altri suoi colleghi, citando tra i vari Vinicius Jr, dicendo testuali parole:
"Ho capito che cosa è Leao, è una buona copia di Vinícius Júnior, nemmeno così bella aggiungo. É come un orologio, bello se lo guardi da lontano, poi lo vedi meglio e dici che ce ne sono tanti uguali".
Un confronto che, onestamente, sembra piuttosto assurdo da fare, ma che comunque, quando si parla di grandi campioni, è logico e lecito. Partendo proprio da queste parole, abbiamo voluto capire perché Di Canio si sia spinto così oltre: ovviamente, lasciamo che siano i numeri a parlare.
Se dal punto di vista realizzativo il 'paragone' risulta alquanto assurdo in questo momento, abbiamo deciso di approfondire gli aspetti difensivi. Spesso e volentieri, a Leao viene criticato il fatto di impegnarsi poco per i compagni, di giocare per conto suo, e per questo motivo abbiamo analizzato i dati di Fbref, confrontandoli con quelli del brasiliano, in una squadra a fortissima trazione posteriore. Il caso esemplare è l'atteggiamento del portoghese sul gol dell'1-1 del Club Brugge: Leão è vicino a Sabbe, che alza addirittura la mano, ma il numero 10 rossonero rimane passivo e non lo segue.
Qualcosa di vero c'è. Ad esempio, in questa stagione l'attaccante del Milan non ha mai toccato un pallone nella propria area difensiva, con la voce a zero anche nei contrasti provati nella trequarti rossonera: Vini ne ha qualcuno in più e anche un salvataggio decisivo a referto. Il brasiliano vince il confronto anche nei placcaggi, ovvero quelle situazioni in cui affronta un avversario per prendere palla e la conquista: 48 (51% del totale), contro le sole 15 di Leao.
Anche nella ricerca del compagno perde il match con la stella del Real, su tutte le voci: quelli brevi, quelli medi e quelli lunghi. Servirebbero strumenti di analisi più approfonditi per avere una elaborazione dettagliata partendo da questi dati, ma comunque, certificano la "sconfitta" di Leao nei confronti di Vinicius e danno un po' ragione a chi lo contesta nelle ultime giornate, soprattutto per quanto riguarda l'apporto in fase di non possesso.