DirettaFanta
·10 maggio 2025
Lecce, Giampaolo: “Krstovic sta bene. Dobbiamo stare dentro alla partita fino alla fine”

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·10 maggio 2025
Marco Giampaolo interviene ai microfoni per presentare la trasferta che vedrà il suo Lecce impegnato contro dell’Hellas Verona.
Come sta la squadra? In particolare Krstovic “La squadra sta bene, Krstovic compreso. Oggi si è allenato con noi e quindi è disponibile per la partita di domani”.
Tornerà Helgason dal primo minuto? “Ogni partita è diversa in base all’avversario. Ogni avversario presenta problematiche di un certo tipo. Con grande umiltà facciamo le cose nella maniera in cui riteniamo che vadano fatte. Poi le gare sono lunghe, si può fare di tutto a partita in corso. Contro l’Hellas sarà una partita diversa rispetto a quelle contro Atalanta e Napoli. Abbiamo lavorato per cercare di contrapporci al meglio. Possiamo giocare con un centrocampista di quantità in più o in meno, abbiamo lavorato su entrambe le cose. A prescindere da questo, è importante che chi va in campo faccia la partita giusta”.
Come ha visto Rebic? “Sta bene anche lui. Ci sarà spazio per lui e per Krstovic. Sarà importante dare il 100%. Non è il numero di presenze che conta, è la qualità della prestazione che fa la differenza”.
Quanto conterà l’aspetto ambientale? “L’ambiente fa parte delle partite di calcio, i giocatori sono abituati. In campo però siamo 11 contro 11″.
Come tramutare le prestazioni in risultati? “In molte partite il Lecce ha fatto prestazioni dignitose, anche contro avversari più forti. Però qualcosa ci è mancato, c’è stata una serie di sconfitte di misura con prestazioni che hanno permesso alla squadra di stare in equilibrio nella partita. Bisogna capire cosa ci è mancato. Non ci sono state prestazioni sciagurate, a parte i minuti finali con il Como, ma lì ho alterato io gli equilibri mettendo giocatori offensivi. La cosa più importante è garantire un buon livello di prestazione, stare dentro la partita, limando quel dettaglio che spesso ci è stato sfavorevole”.
Ha pensato di inserire Sansone? “Su di lui sono stato chiaro, è un ragazzo reinserito in lista a seguito dell’infortunio di Jean. Si è sempre comportato bene e abbiamo ritenuto opportuno reinserirlo. Ma da gennaio a oggi ha fatto sempre lavori differenziati ed è anche stato infortunato. All’esterno si può dire di tutto, ma io sto 12 ore al giorno fra Acaya e lo stadio. Credo che Sansone possa darci una mano a 360 gradi, anche negli atteggiamenti dentro lo spogliatoio. Se poi ci sarà la possibilità di ritagliarsi cinque minuti di gloria io non lo priverò di questa chance. Ma Sansone non deve crearmi un problema, deve essere un problema per gli altri se sta bene”.
Pesano i pochi inserimenti in area di rigore? “L’area riesci a riempirla se hai la capacità di palleggiare nella metà campo avversaria. Con il Napoli è successo tante volte. Quando crei questa condizione puoi riempire l’area, altrimenti non ce la fai. Quando dico di fare un passaggio in più lo dico perché così si riempie l’area. In questa settimana abbiamo abbiamo lavorato e ho fatto un video dove si parlava di riempire l’area”.
Sta pensando a un maggiore impiego di N’Dri e Banda? “Sono giocatori con certe caratteristiche, da uno contro uno. N’Dri ha buona continuità. Banda l’ho visto un po’ meglio, ma rispetto a Morente e Karlsson sta sotto dal punto di vista della condizione. In questa settimana l’ho visto un po’ meglio. A me Banda piace, ma se giocano gli altri due è perché li vedo meglio. Se Banda migliorerà la condizione in queste ultime partite…perché no. Quando sono arrivato lo chiamavo Vinicius. Non è ancora probabilmente il Banda che voi conoscente, ma ha lo spunto e l’ho visto meglio. Sono giocatori che possono essere impiegati, ma è la partita che mi dice quando, come e perché”.
Invece su Morente? “Giocatore affidabile, lo ha dimostrato, è il giocatore che con me ha avuto più continuità. Ha sempre portato a casa il pane. Abbiamo avuto Banda che è stato a lungo infortunato e Karlsson che veniva da un periodo con poca continuità”.
Vedremo in campo Berisha? “Bisogna capire se possiamo giocare con tre centrocampisti di assoluta qualità. Si può fare, ma non è detto che si debba partire così. L’equilibrio è la cosa più importante, poi il dettaglio deve portare il risultato a tuo favore. Tutte le volte che abbiamo perso gli equilibri abbiamo perso la partita”.
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