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·30 marzo 2025
Lecce-Roma 0-1, la moviola: Manganiello qualche ombra, Baldanzi no giallo. Ok il gol di Dovbyk

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·30 marzo 2025
Corriere dello Sport (E. Pinna) – Manganiello: voto 6. Partita diretta da Manganiello in linea con le sue ultime prestazioni: qualche sbavatura ogni tanto (il giallo a Baldanzi è un’invenzione, il giocatore di Ranieri anticipa Berisha, contrasto di gioco, bastava la punizione, ma doveva essere per la Roma), ma non ci sono errori gravi. Corretto annullare la rete di Mancini (il ritardo è dovuto al mancato funzionamento del SAOT), giusto considerare di gioco il contatto Dovbyk-Baschirotto in APP dello 0-1.
REGOLARE Partiamo da qui: Dovbyk prende la posizione su Baschirotto (non proprio un fisico minuto) prima di entrare in area e segnare lo 0-1: il Lecce protesta, ma ci sta considerarlo di gioco, anche per il metro usato.
FUORIGIOCO Netto il fuorigioco di Mancini sul colpo di testa (altrettanto netto) di Dovbyk (il difensore è oltre Gallo e Baschirotto, considerando che Falcone è uscito e dunque non va preso in considerazione): il ritardo sul check non è dovuto a verifiche accurate, talmente palese il fuorigioco, ma al fatto che il SAOT ha avuto una battuta d’arresto ed nel VOR hanno dovuto provvedere.
NO RIGORE Ad inizio gara, contrasto fra Mancini (che va di mestiere) e Gaspar, troppo poco per assegnare un calcio di rigore. Infatti non protesta nessuno.
VAR: Di Paolo 6. Certifica tutto.
Il Tempo (Gianpaolo Calvarese) – Manganiello sta vivendo la stagione migliore della sua carriera. Quest’anno ha diretto anche alcuni big match, come Fiorentina-Napoli e Milan-Lazio. Al Via del Mare si conferma, dimostrando un atteggiamento positivo, equilibrato e mai sopra le righe, e una gestione positiva sia sul piano tecnico che disciplinare. Nella prima frazione, l’arbitro Pinerolo fischia pochissimi falli, appena sette totali, e non estrae cartellini. Il Lecce lamenta una spinta di Koné su Ramadani nell’azione in cui il francese si divora il vantaggio, ma il corpo a corpo è regolare. Robusto, ma nei limiti, anche quello tra Mancini e Gaspar nell’area giallorossa su sviluppi da corner: il romanista è l’ultimo a sferrare il colpo ma lo fa con un braccio solo, per andare in marcatura. Giusto non assegnare rigore. Corretto non fischiare sulla scivolata di Pellegrini su Coulibaly vicino alla bandierina, il romanista colpisce il pallone.
SECONDO TEMPO Il gol di Mancini viene revocato dal campo per una posizione di fuorigioco del difensore sulla spizzata di Dovbyk; la conferma del VAR arriva dopo un silent check lunghissimo, di più di due minuti. Una tale durata si deve verosimilmente a un malfunzionamento del SAOT (fuorigioco semiautomatico) che ha obbligato a “tracciare le righe” in sala VAR come si faceva fino a pochi anni fa. Non c’è fallo di Dovbyk su Baschirotto nell’azione dello 0-1: l’ucraino prende posizione regolarmente. I falli alla fine saranno comunque pochi (sei per i salentini e undici per la Roma, 17 totali). Tre i gialli: corretti sia quello di Saelemaekers per proteste (era diffidato, salterà la Juventus) che quello di Karlsson (fallo su Soulè involato in ripartenza); sembra forzato invece quello a Baldanzi, dopo un contrasto con Berisha.