🇮🇹 Leoni è solo l'ULTIMO! Come sarebbe oggi l'Italia senza infortuni? 🚑 | OneFootball

L'Italia fatica a produrre nuovi talenti, soprattutto in zona offensiva, ma la Nazionale è anche in ampio credito con la sfortuna e l'infortunio di Leoni è solo l'ultimo esempio.

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Perché le nuove promesse non sono abbondanti ma un'Italia senza infortuni sarebbe stata diversa, sicuramente in attacco.

Un attacco con Scamacca, Zaniolo e Chiesa nel prime

ZANIOLO

Le prime uscite di Nicolò Zaniolo le ricordiamo: una mezzala offensiva con il guizzo fisico per fare l'esterno, le qualità di palleggio per agire nella trequarti, le capacità d'inserimento per segnare e un gran tiro da fuori area.

Zaniolo ha giocato solo 69 partite con la Roma prima di rompersi il crociato per la prima volta. In quelle 69 gare aveva segnato 14 gol, di cui una doppietta in Champions League al Porto e 3 reti consecutive nel 2019 a Milan, Udinese e Napoli.

Un'Italia con il dinamismo di Zaniolo tra centrocampo e attacco, con Chiesa (intatto) sul lato e uno Scamacca libero da problemi fisici come punto di riferimento, avrebbe una faccia totalemente diverso.

CHIESA

La sfortuna poi si è abbattuta anche su Federico Chiesa: in due stagioni consecutive di Serie A era riuscito a segnare 10 e 9 gol, un biennio consacrato dall'Europeo in cui è stato protagonista con due gol decisivi (oltre che belli) contro Austria e Spagna.

Quell'estate la Juventus - secondo il Corriere dello Sport e Repubblica - rifiutò due offerte da 100 milioni da parte di Chelsea e Liverpool. Oggi appare quasi un'eresia, ma in quei giorni era soltanto una scelta logica.

L'anno dopo parte più a rilento e a gennaio si rompe il crociato: da quel momento non è stato più lo stesso, sempre un giocatore importante (9 gol nella Serie A 22/23) ma non un pericolo costante come in quell'Europeo del 2021.

SCAMACCA

I giocatori italiani capaci di superare i 15 gol in un singolo campionato sono stati pochi negli ultimi anni: Retegui e Kean nell'ultimo anno, Immobile (nel 2022) e Scamacca (sempre nel 2022).

Un 23enne con ampi margini di miglioramento che però incontra subito dei problemi al West Ham e non solo di ambientamento. Gli infortuni sono tanti, in particolare al ginocchio, a partire da gennaio lo obbligano poi a un'operazione ad aprile.

Il ritorno all'Atalanta è ottimo: 12 gol, qualche infortunio muscolare e poi il doppio grave infortunio dello scorso campionato, mai cominciato. Quando gioca fa vedere quanto può essere forte, ma anche questa stagione si è già fermato ai box. Un altro credito verso la sorte per la Nazionale.

Leoni, il futuro leader della difesa

Ora la sfortuna si è accanita su Leoni che dopo essere andato al Liverpool ed essere stato tra i migliori in campo all'esordio in Coppa di Lega, contro il Southampton, si è rotto il crociato all'81' minuto.

Fortunamente l'Italia è abbastanza coperta in difesa grazie a Bastoni, Mancini, Calafiori e  Buongiorno (entrambi inclini agli infortuni) ma il futuro leader della difesa Azzurra ha già subito la sua prima battuta d'arresto. L'ennesimo pegno che la sfortuna ha chiesto ai giovani italiani.

📸 FACUNDO ARRIZABALAGA