Juventusnews24
·27 novembre 2025
Lichtsteiner riavvolge il nastro: «Primo gol allo Stadium? La Juve veniva da anni difficili». Poi parla così dell’intesa con Pirlo

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Stephan Lichtsteiner è un nome che evoca ricordi dolcissimi nei tifosi della Juventus. Il “treno svizzero” è stato uno dei simboli della rinascita bianconera, protagonista assoluto di quel ciclo vincente iniziato con l’inaugurazione dell’Allianz Stadium. Intervenuto ai microfoni della RSI nel corso della trasmissione Larmadillo, l’ex terzino ha riavvolto il nastro dei ricordi, soffermandosi proprio su quella prima rete storica segnata nella prima partita ufficiale nel nuovo impianto (contro il Parma), un gol che ha dato il via a un decennio di trionfi incontrastati in Italia.
L’ex difensore ha sottolineato il contesto particolare di quel momento storico, in cui la Vecchia Signora arrivava da stagioni complicate e doveva fronteggiare la concorrenza di un Milan fortissimo.
IL PRIMO GOL – «Sì, ma certo, mi ricordo era l’inizio di un ciclo molto importante, anche nessuno che si aspettava. La Juve veniva di anni difficili, avevamo col Milan squadrone di fronte, quindi con la prima che siamo partiti così nessuno si aspettava»
Quel gol non fu solo una marcatura personale, ma il battesimo di fuoco per la nuova casa della Juve. Lichtsteiner ha ricordato come l’arrivo di campioni come Arturo Vidal e, soprattutto, Andrea Pirlo cambiò le carte in tavola. Proprio sul regista bresciano, arrivato dal Milan quella stessa estate, l’ex difensore ha speso parole di grande ammirazione, raccontando un aneddoto tattico sulla loro intesa in campo. Alla domanda se chiamasse la palla al Maestro, facendo riferimento a un vecchio racconto su Boateng, la risposta dello svizzero è stata emblematica della classe di Pirlo.
L’INTESA CON PIRLO – «No, quello si è capito da da subito. Lui ti cercava, io partivo, lui la metteva dove doveva metterla, quindi era una cosa naturale, diciamo così»
Una connessione quasi telepatica che ha fatto la fortuna della Juventus di quegli anni. Lichtsteiner ha ricordato con affetto quel periodo, definendolo “molto lungo e importante”, un’era in cui la Juve è tornata a dominare grazie anche agli assist precisi di Pirlo e alle corse inesauribili dello svizzero sulla fascia destra.









































