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·13 ottobre 2020

Ligue1: le gerarchie dopo il mercato

Immagine dell'articolo:Ligue1: le gerarchie dopo il mercato

Come i principali campionati europei, anche la Ligue1 ha concluso il periodo del mercato estivo. Nonostante il momento storico sia tutt’altro che facile, il calciomercato francese è stato ricco di colpi interessanti capaci di mischiare le carte sulla tavola di una classifica a tratti inaspettata.

La testa

Sebbene si siano giocate solamente sei giornate, non è particolare vedere il Rennes e il Lille in testa, dal momento che lo scorso anno si sono piazzati al terzo e al quarto posto. A una lunghezza di distanza la sorpresa è il neopromosso Lens, vera mina vagante di questo esordio di stagione. Arrivano, poi, i campioni di Francia del PSG che, dopo un inizio difficile, prima della sosta hanno inanellato quattro vittorie consecutive, portandosi a -2 dalla vetta.


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Il centro

I vice campioni dell’Olympique Marsiglia, invece, si trovano al decimo posto con un percorso tutt’altro che esaltante: una sola vittoria, quattro pareggi e una sconfitta. Davanti a loro compaiono formazioni di tutto rispetto come il Montpellier, il Monaco, il Saint Étienne (che detiene il numero più alto di titoli Ligue1, ma viene da un deludente diciassettesimo piazzamento nella scorsa stagione); anche Nizza e Bordeaux, che navigano solitamente a metà classifica, sono davanti agli Olympiens.

La coda

Sorprende vedere il Lione al quattordicesimo posto, superato in classifica da Brest, Angers e Nîmes, al suo terzo anno di fila in Ligue1.

Nella parte bassa della classifica la situazione riserva poche sorprese. Il Metz, tornato l’anno scorso nella massima serie, sta mantenendo l’andamento che ha lasciato. Il Nantes ha sempre viaggiato su basse frequenze, ma ha avuto due picchi nelle stagioni ’16-17 e ’17-18 culminate al settimo e al nono posto. Il Lorient, neopromosso, si mantiene per ora fuori dalla zona retrocessione, che include, invece, Strasburgo, Reims e Digione.

Il mercato cambia la Ligue1

Il titolo

Rennes

Il mercato nella Ligue1 è stato denso di colpi e di nomi di livello e può dare un’impronta più netta alla classifica, a iniziare dalla capolista Rennes, quest’anno in Champions League. Il mercato ha portato in rossonero due calciatori noti dalla Serie ARugani e Dalbert, in prestito rispettivamente dalla Juventus e dall’Inter -, ma anche il nuovo prospetto Doku, dall’Anderlecht. 18enne ala destra, è uno dei talenti più interessanti in terra belga. Dall’altra parte, sulla porzione sinistra del campo, è arrivato Terrier dal Lione, mentre davanti è approdata l’ex punta dell’Amiens, Guirassy, reduce da un’ottima scorsa stagione, con 23 presenze in Ligue1 e nove reti. In uscita i due nomi principali sono Mendy, portiere accasatosi al Chelsea per sostituire l’incostante Kepa, e Raphinha, ala destra trasferitasi al Leeds.

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PSG

È lecito pensare che i rossoneri daranno fastidio nella zona alta della classifica, dove è atteso anche il campione uscente PSG, ora all’inizio della sua risalita. Gli acquisti sono stati sicuramente meno altisonanti delle cessioni, ma l’organico complessivo è di livello assoluto. Sono arrivate alla corte di Tuchel due conoscenze della Serie A, Florenzi e Kean, in prestito dalla Roma e dall’Everton. Il nome per il centrocampo è Pereira, mediano in prestito dal Porto, mentre sulla trequarti l’innesto è Rafinha dal Barça. Sul fronte cessioni hanno lasciato Parigi, invece, profili ben più notevoli, come Meunier, andato al Dortmund; Thiago Silva, volato al Chelsea; Choupo-Moting, partito per il Bayern; e soprattutto Cavani, in cerca di nuovi stimoli allo United.

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Lille

Un’altra formazione fortemente indiziata per un percorso di tutto rispetto in quest’edizione di Ligue1 è il Lille, il cui mercato è stato incentrato intorno a due nomi: Osimhen in uscita e Yılmaz in entrata. Un profilo da non sottovalutare, inoltre, è quello di David, trequartista di vent’anni arrivato dal Gent. Può spaziare su tutto il reparto offensivo giocando anche da prima e da seconda punta e da ala bilaterale. La scorsa stagione ha disputato in totale 40 partite e segnato 23 reti, tra campionato e coppe.

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Olympique Marsiglia

Non si può non includere tra le pretendenti al titolo l‘Olympique Marsiglia, il cui mercato è stato improntato allo svecchiamento. L’unico arrivo d’esperienza è un nome che in Serie A è ben conosciuto: Nagatomo, terzino proveniente dal Galatasaray, a cui era approdato dall’Inter. Per il resto, gli acquisti degli Olympiens sono talenti giovani in attesa di definitiva consacrazione: Balerdi, difensore centrale di 21 anni in prestito dal Dortmund; Henrique, 18enne ala destra brasiliana; Cuisance e Gueye, mediani di 21 anni arrivati rispettivamente da Bayern e Le Havre. Per quanto riguarda le uscite, nomi importanti sono Sarr, rinforzo sulla fascia destra per il Bayern, e López, arrivato in prestito nel centrocampo di De Zerbi al Sassuolo. Un alleggerimento non da poco, inoltre, è quello di Sertic, il cui contratto è giunto a scadenza e ora si trova svincolato.

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L’Europa

In Ligue1 accedono le prime tre in Champions League, le prime due direttamente e la terza dai preliminari; l’Europa League accoglie, invece, la vincitrice della Coppa di Francia ai gironi e la detentrice della Coppa di Lega e la quarta classificata dal terzo turno di qualificazione.

Lione

Verosimilmente sarà il quarto posto quello più conteso, non solo dalle compagini in lizza per il titolo ma anche da alcune delle restanti. Una di esse è sicuramente il Lione, il cui mercato è stato fortemente intrecciato con l’Italia. Tra gli arrivi, infatti, figurano Paquetá dal Milan e De Sciglio in prestito dalla Juve, entrambi in cerca di riscatto dopo le ultime stagioni non esaltanti. Un’altra manovra importante, inoltre, è stata l’acquisizione a titolo definitivo dal Villarreal di Ekambi, centravanti di 27 anni giunto in prestito nel mercato invernale della scorsa stagione. Sul versante delle uscite una trattativa ha coinvolto ancora il Milan, con il passaggio di Tătărușanu in Serie A come vice Donnarumma. Altri trasferimenti si sono rivolti alla Premier, come Traoré all’Aston Villa, Marçal al Wolverhampton, Andersen in prestito al Fulham. La squadra guidata da Garcia ha tutti gli elementi per un campionato di alto profilo in Ligue1, contando anche su profili noti al di fuori di questo mercato, tra tutti Depay e Dembélé.

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Monaco

Un grande assente nella primissima parte della classifica da due stagioni è il Monaco, tornato stabilmente in Ligue1 dal ’13-14, dopo la doppia parentesi in Ligue2 nelle annate ’11-12 e ’12-13. Da allora non è mai sceso sotto la terza posizione, centrando anche la vittoria del campionato nella stagione ’16-17. Nelle ultime due edizioni di Ligue1, però, è precipitato: ha sfiorato addirittura la retrocessione nel ’18-19, concludendo al diciassettesimo posto, e l’anno scorso si è attestato al nono piazzamento.

In questa stagione è attesa una rottura dell’empasse dell’ultimo biennio, soprattutto considerando che il mercato ha portato in Ligue1 profili come Volland, esperto rinforzo in attacco proveniente dal Leverkusen; Caio Henrique, terzino sinistro arrivato dall’Atlético Madrid; e Florentino, giovane mediano in prestito dal Benfica. Un altro innesto difensivo, inoltre, è Disasi, difensore centrale classe ’98 acquistato dal Reims. Nelle cessioni c’è stato un forte asse con la Serie A, con Glik al Benevento, Barreca in prestito alla Fiorentina, Keita Baldé alla Samp, sempre in prestito.

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Centro classifica

La porzione centrale della classifica vede, presumibilmente, il Lens, ora a ridosso della vetta. I Sang et Or, neopromossi dalla Ligue2, difficilmente competeranno per la fascia alta della graduatoria, ma il percorso mostrato fin qui lascia supporre una salvezza senza troppi patemi.

Insieme a loro, affolleranno le posizioni di metà classifica il Nantes, il cui mercato non ha avuto nomi di rilievo; il Nizza, che ha reclutato Lotomba dallo Young Boys e Schneiderlin dall’Everton; il Bordeaux, nel quale ci si aspetta l’esplosione di Zerkane e che vanta un arrivo di peso nel pacchetto avanzato come Ben Arfa; il Montpellier, privo di rinforzi o cessioni notevoli ma con un organico ampiamente competitivo per un campionato tranquillo.

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Un discorso a parte lo meritano il Reims, ora impantanato a 2 punti in classifica, e il Saint Étienne, a quota 10. I biancorossi sono tornati dalla Ligue2 nella stagione ’18-19 e hanno centrato un ottavo e un quinto posto nelle ultime due annate. Il loro avvio non è stato brillante, ma ci si può attendere una risalita. I verdi, invece, sono la squadra più vincente in Ligue1 ma la scorsa stagione hanno rischiato la retrocessione. Sul mercato, comunque, hanno piazzato l’importante colpo Auchiche, giovanissimo rinforzo sulla trequarti arrivato dal PSG. Anche per loro è lecito aspettarsi un piazzamento centrale nella graduatoria.

Salvezza e retrocessione

In zona salvezza è prevedibile annoverare il neopromosso Lorient, che per ora si sta mantenendo appena fuori dal treno per la Ligue2. Tornato dopo tre anni in Ligue1, sul mercato si è mosso mescolando esperienza e giovani. I rinforzi sono arrivati in ogni zona del campo: due ali destre di prospettiva, Diarra dal Le Mans e Laurienté dal Rennes; due giovani centravanti, Grbić dal Clermont – squadra in Ligue2 – e Moffi dal campionato belga; a centrocampo è arrivata l’esperienza del 29enne Monconduit, acquisito dall’Amiens.

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Un’altra formazione candidata a combattere per la permanenza nella massima serie è il Digione, ora ultimo a un punto. Da quando è tornato a calcare i campi di Ligue1, nella stagione ’16-17, ha avuto un solo picco nel campionato ’17-18, concluso all’undicesimo posto; per il resto ha sempre galleggiato in bassissima classifica, sfiorando ripetutamente la retrocessione.

Lo Strasburgo ha avuto un inizio di stagione da incubo, con una sola vittoria – proprio sul Digione – e cinque sconfitte. Il mercato non ha portato innesti importanti e, presumibilmente, rende gli alsaziani fortemente coinvolti nella lotta per la permanenza in Ligue1.

I granata del Metz sono, anche loro, da inserire nella lotta per la salvezza, che è lecito pensare possano centrare. Allo stesso modo il Nîmes si troverà invischiato nella zona bassa della classifica. Entrambe le formazioni non hanno registrato arrivi in grado di far supporre uno spostamento degli equilibri.

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