Pagine Romaniste
·4 novembre 2025
L’incubo degli infortuni a singhiozzo

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·4 novembre 2025

Corriere dello Sport (G. Marota) – Gli infortuni non sono tutti uguali e anche quelli che all’apparenza appaiono meno gravi – per diagnosi e prognosi – possono incidere in modo determinante nell’andamento di una stagione. La Roma, ad esempio, non ha avuto contrattempi monstre, eppure tanti piccoli problemi nei momenti meno opportuni hanno reso complicatissimo il lavoro di Gasperini.
In principio c’è stato il caso di Pellegrini: Lorenzo ha saltato tutto il ritiro estivo unendosi ai compagni solo alla fine di agosto. Dybala invece si era rimesso in sesto in tempo per il raduno, poi però ha vissuto un’estate a singhiozzo tra allenamenti svolti e saltati per non forzare; anche lui, dopotutto, era fiito sotto i ferri.
La sfortuna è stata come una ghigliottina sull’impatto di Bailey: al primo allenamento il giamaicano si è fatto male. Responso? Due mesi di inattività. La lesione di Dybala prima del derby è stato un altro peso da sopportare, così come il guaio al polpaccio di Hermoso che ha costretto il tecnico a reinventare una difesa collaudata. Wesley ha avuto una gastrointerite proprio nella settimana della stracittadina. E che dire di Ferguson, andato avanti a stop&go e a gestioni oculate per problemi alla caviglia, finché Valenti del Parma non lo ha colpito proprio sul punto più delicato procurandogli una distorsione.
Da fine settembre è sparito dai radar anche Angeliño, debilitato da una bronchite asmatica che gli ha impedito di allenarsi procurandogli più di qualche preoccupazione. Da un mese Gasperini adatta Wesley sulla fascia sinistra, perdendo una spinta fondamentale sulla corsia che il brasiliano sente più sua.









































