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·7 luglio 2025

L’occhio di falco vigila su Wimbledon: il falco Rufus guardiano dei campi

Immagine dell'articolo:L’occhio di falco vigila su Wimbledon: il falco Rufus guardiano dei campi

Tra le tante tradizioni che rendono Wimbledon un torneo unico al mondo, ce n’è una che non ha nulla a che fare con racchette e palline ma che, da anni, contribuisce silenziosamente alla perfezione dei suoi campi: la presenza dei falchi, veri e propri guardiani del cielo del torneo.

Il protagonista indiscusso è Rufus, un Harris’s Hawk (poiana di Harris) in servizio permanente presso l’All England Club. La sua missione? Tenere lontani i piccioni, i veri nemici dei sacri prati di Wimbledon. Nessuna aggressione, solo deterrenza: basta il suo volo elegante e autorevole per scoraggiare i volatili indesiderati dal posarsi sui campi più celebri del tennis mondiale.


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Una tradizione ormai consolidata

L’impiego dei rapaci a Wimbledon non è un vezzo esotico, ma una pratica consolidata nel tempo, diventata parte integrante della macchina organizzativa dei Championships. Prima ancora che i tennisti scendano in campo, ogni mattina, Rufus pattuglia i prati e sorvola il Centre Court, assicurandosi che nulla possa disturbare lo spettacolo.

Da qualche tempo, al suo fianco vola anche Horace, giovane collega destinato a prendere un giorno il testimone. Insieme formano una coppia in grado di garantire la serenità dei campi, laddove né spaventapasseri né droni avrebbero mai potuto eguagliare l’eleganza e l’efficacia della natura.

Dietro le quinte: Wayne Davis, il falconiere

Dietro il successo di Rufus c’è Wayne Davis, 59 anni, originario del Northamptonshire e maestro falconiere da oltre vent’anni. La sua carriera non è nata sotto i migliori auspici: quando, da giovane, decise di dedicarsi ai rapaci, non mancarono le critiche da parte di chi lo invitava a “trovare un vero lavoro”. Ma la sua passione ha avuto la meglio, portandolo a diventare uno dei più stimati addestratori britannici.

Wayne ha iniziato con il falco Hamish, predecessore di Rufus, e oggi continua a perfezionare questa tradizione con cura e dedizione. Non si tratta di semplici animali da spettacolo, ma di partner di lavoro, preparati con attenzione e allenati a rispettare i ritmi del torneo.

Un lavoro tra cielo e tecnologia

Rufus non lavora sotto comando diretto, ma attraverso un’attività di addestramento basata sul premio alimentare e sulla fiducia. Durante i Championships è equipaggiato con un localizzatore GPS, che ne garantisce la sicurezza e permette a Davis di monitorarne ogni volo.

Negli anni, Rufus è diventato una vera celebrità: ha un badge ufficiale di Wimbledon e un nutrito seguito sui social media, segno che anche un falco può essere una star. Ma il suo ruolo resta, prima di tutto, quello di custode silenzioso e discreto del torneo, affinché il tennis possa risplendere in tutta la sua purezza.

A Wimbledon, dunque, l’occhio di falco non è appannaggio esclusivo della tecnologia per giudicare le palle dentro o fuori: è soprattutto un elegante rapace che sorveglia dall’alto, custode fedele dei sacri prati dell’All England Club.

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