Lookman Inter, la rabbia dei tifosi: il nigeriano diventa “Lookmeiners” per il caos cessione | OneFootball

Lookman Inter, lo strappo con i tifosi della Dea è già consumato: l’accostamento al caso Koopmeiners accende la polemica

Il nome di Ademola Lookman continua a dominare il mercato dell’Inter, ma a Bergamo il clima attorno al nigeriano è tutt’altro che sereno. Mentre la società nerazzurra resta in attesa di un segnale per rilanciare dopo l’offerta da 45 milioni, rifiutata dalla Dea, sul fronte opposto si consuma uno strappo sempre più evidente tra il giocatore e la tifoseria atalantina.

Come riportato da La Gazzetta dello Sport, il malumore dei sostenitori della Dea è esploso nelle ultime ore, alimentato dalla scelta di Lookman di rimuovere ogni riferimento all’Atalanta dai propri profili social, comprese le immagini della celebre tripletta in finale di Europa League. Un gesto che ha scatenato le reazioni della piazza, al punto che in rete è già nato un nuovo soprannome per l’attaccante: “Lookmeiners”, in riferimento al caso Koopmeiners dello scorso anno, anch’egli vicino all’addio.

Sotto accusa non solo il calciatore, ma anche il suo entourage, ritenuto responsabile di pressioni nei confronti del club per forzare la cessione all’Inter. Il termine più ricorrente tra i commenti dei tifosi bergamaschi è “irriconoscente”, usato per descrivere il comportamento di Lookman e il suo atteggiamento giudicato distante e poco rispettoso verso l’ambiente che lo ha valorizzato.

Secondo la Gazzetta, lo strappo con i tifosi è già consumato, a prescindere da come si concluderà la trattativa. L’Inter osserva la situazione con attenzione: sa che le tensioni possono giocare a favore, ma non intende farsi trascinare in una guerra mediatica.

Nel frattempo, Cristian Chivu aspetta con impazienza l’arrivo del suo esterno preferito, mentre la dirigenza interista è pronta ad alzare leggermente l’offerta, ma senza superare certi limiti. Intanto, a Bergamo, il rapporto tra Lookman e i suoi tifosi sembra ormai definitivamente compromesso.