PianetaChampions
·14 dicembre 2024
In partnership with
Yahoo sportsPianetaChampions
·14 dicembre 2024
Luis Enrique è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del sentito confronto in programma domani al Parco dei Principi contro il Lione. Ecco quanto ripreso da TMW:
“Sarà l’ultima partita dell’anno in Ligue 1 al Parco dei Principi. È una squadra che ho analizzato molto, sarà una partita complicata ma cercheremo di fare il nostro dovere. Conosciamo bene il Lione, è un avversario che attraversa un momento positivo sia in Europa che in Ligue 1, con giocatori di alta qualità. Ci dà molta motivazione e voglio essere all’altezza. Sarà una bella partita”.
Hakimi al top: “Il mio obiettivo è portare tutti i giocatori fuori dalla loro zona di comfort, quelli che giocano tanto o poco. Il tempo di gioco indica i giocatori in cui abbiamo più fiducia, ovviamente, ma vogliamo che tutti diano di più. Hakimi sta facendo bene? Sì, ma può sempre giocare molto meglio. Per vedere la versione migliore di questi giocatori, dovremmo prendere decisioni impopolari”.
Il rapporto con Dembele: “Ho lo stesso rapporto con tutti i giocatori. Sono un allenatore, non sono il loro padre o un fratello. Decido io, devo prendere decisioni e non ho problemi a prenderle. Devo scegliere il meglio per la mia squadra, il che significa far uscire tutti dalla zona di comfort, chi gioca di più e chi gioca di meno. L’ho sempre fatto nella mia carriera e non ho intenzione di cambiare”.
Nuno Mendes e il cambio di ruolo: “Il nostro obiettivo è migliorare la rosa e avere prestazioni migliori. Questo non significa che Nuno non possa tornare in difesa; i giocatori devono avere la capacità di aiutare la squadra in questo momento. Adesso gioca più alto, è più decisivo nell’ultimo terzo del campo. Grazie al suo tiro, alla sua velocità… La squadra è come un’orchestra, non possono esserci sempre giocatori che fanno la stessa cosa. Dobbiamo coordinarci: può giocare in avanti ma questo non vuol dire che non possa più giocare dietro”.
Barcola meno decisivo: “Bradley è decisivo in ogni partita. Lo giudicate dagli assist o dai gol, ma il calcio è uno sport molto più complesso. Un giocatore può essere fondamentale, decisivo, senza segnare o fare passaggi decisivi. L’importante che tutti e 11 attacchino e difendano insieme. Questo è l’obiettivo, non ci interessa chi segna di più”.
La classifica ingiusta di Champions: “A chi importa se è meritato o no? A nessuno. È la nostra classifica, la nostra realtà. La accettiamo e pensiamo a come ribaltare la situazione. Giusta o meno che sia”.
Tante critiche: “Statisticamente questa è la mia migliore stagione da allenatore. Anche se c’è chi mi critica, chi inventa bugie, per me è la migliore stagione a livello di numeri. Eppure ho avuto stagioni di grande successo, ma vedo solo cose positive, nonostante la negatività, le critiche che ci sono dall’inizio della stagione. Tanti giornalisti dicevano che non avevamo nemmeno la squadra migliore in Francia, a poco a poco le cose si stanno sistemando e sono molto contento. È un processo di crescita che dipende dalla capacità di superare i problemi. Guardo tutto quello che fa la squadra e i giocatori migliorano ogni giorno. E questa è la strada giusta. Quanto tempo ci vorrà per vincere? Non lo so ma questo non mi preoccupa. Ho fiducia, miglioreremo continuamente. Ripeto: è la stagione migliore della mia carriera”.
Il rientro di Lucas Hernandez: “Il caso di Lucas è un caso atipico. Normalmente quando un giocatore è fuori dalla squadra per 6-7 mesi e torna, ci sono difficoltà. Ho visto solo un caso come lui, un giocatore che ha già raggiunto un buon livello fisico, a volte anche superiore a quello di certi giocatori che comunque stanno facendo molto bene. Certo, non possiamo concedergli 90 minuti subito ma ha tanta voglia di giocare e fisicamente sta bene”.
Mercato di gennaio: “Siamo preparati per tutte le opportunità nella finestra di mercato. Ma è sempre difficile migliorare questa squadra. Non ci aspettiamo cose improbabili. La finestra di mercato di gennaio è difficile, è sempre così, ma ribadisco che ho fiducia nei giocatori che ho già. Cercheremo di sfruttarli affinché chi gioca poco possa entrare nella rotazione e guadagnare minuti. Quello che vedo oggi mi rende contento”.