Ma che fine ha fatto Deulofeu? “Mille giorni di riabilitazione, è la più difficile della storia ma posso farcela” | OneFootball

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·22 ottobre 2025

Ma che fine ha fatto Deulofeu? “Mille giorni di riabilitazione, è la più difficile della storia ma posso farcela”

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Sono passati 1000 giorni dall’infortunio che ha segnato la carriera di Gerard Deulofeu: le parole del fantasista spagnolo sulla sua lotta per il ritorno in campo.

Era il 22 gennaio 2023, a Genova. All’ora di pranzo, l’Udinese batteva la Sampdoria con un gol di Ehizibue, su un’azione nata da un’iniziativa di Deulofeu e da una deviazione maldestra di Winks. Una partita destinata a diventare una data simbolo: l’ultima apparizione ufficiale di Deulofeu. Quel giorno, il 31enne ex Barcellona e Milan rientrava da un infortunio al crociato. Rimase in campo solo una dozzina di minuti, dal 77’ all’89’. Poi il dolore e il lunghissimo stop. Quella che è iniziata come una lacerazione del crociato crociato si è trasformata in una delle battaglie più dure del calcio dopo l’intervento chirurgico a Roma ha causato una grave infezione che ha distrutto parte della sua cartilagine, lasciando l’osso sfregamento contro l’osso del ginocchio e mettendo a rischio la sua mobilità a lungo termine Ogni mattina, Deulofeu si allena da solo presso l’impianto dell’Udinese con un solo obiettivo: tornare in campo con i colori bianconeri.


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Deulofeu e il lunghissimo calvario dopo l’infortunio contro lo Sampdoria: le parole dello spagnolo

Intervistato dal The Guardian, Gerard Deulofeu ha parlato di questo lunghissimo e dolorosissimo periodo che hanno segnato la carriera del fantasista spagnolo.

L’infortunio contro la Sampdoria.Ogni azione che tentavo, un uno-due o qualcosa del genere, il ginocchio cedeva. Ho dovuto chiedere la sostituzione. Il crociato era completamente rotto”.

Oggi, pur svincolato, continua ad allenarsi in Friuli, seguito dal preparatore atletico dell’Udinese Ángel Aceña. Lavora ogni mattina, al BlueEnergy Stadium, con una convinzione incrollabile.So che sto tentando qualcosa di speciale, forse è la riabilitazione più difficile della storia. Se riesco a tornare, saranno più di mille giorni. Ma sono uno che si prende cura di sé e credo di farcela. Se c’è una persona in grado di riuscirci, sono io”.

Il legame con l’Udinese si è interrotto ufficialmente a gennaio, con la rescissione del contratto. In quell’occasione, Deulofeu aveva raccontato nel dettaglio l’origine del suo calvario: dopo la partita di Genova, un’operazione al ginocchio si era complicata per una grave infezione alla cartilagine.Quando si tratta della cartilagine è dura. Le ossa finiscono per urtare tra loro, è un dolore che va oltre un normale infortunio. Qualcosa quasi al di là della biologia”.

Circa un anno dopo, si è sottoposto a un trapianto di cellule, con l’obiettivo di rigenerare la parte danneggiata. Un intervento senza certezze, ma necessario: «Avevo una sola possibilità». Da allora, pochissima corsa, tanta fisioterapia e un lento recupero, con piccole speranze di miglioramento solo a metà 2024. “Può capitare a una persona anziana di avere il ginocchio completamente distrutto, e ora è successo a me, perché l’infezione peggiorava sempre di più. Il ginocchio non si fletteva come doveva, serviva tempo. Tanto tempo”.

Oggi Deulofeu ritiene che la cartilagine sia guarita “al 90%”, ma continua a lavorare per rinforzare il ginocchio e ridurre il rischio di nuove ricadute. Il sogno, nonostante tutto, resta vivo: tornare in campo dopo più di mille giorni, vincendo la battaglia più dura della sua carriera.

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