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·9 dicembre 2024
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Atalanta Real Madrid e subito la memoria rimanda alla Supercoppa Europea, al match polemico del 2021 con l’espulsione di Freuler e infine Federico Magallanes. L’unico giocatore ad essere passato dalla Dea ai blancos.
L’uruguaiano sbarca a Bergamo nell’estate del 1996 da giovanissimo (19 anni) con delle buone premesse: Magallanes è un attaccante, sulla carta, abbastanza completo tra fisico, freddezza sottoporta e il classico tocco che hanno i sudamericani.
Nonostante Ruggeri punti molto su di lui (tanto da fargli firmare un contratto quadriennale) i problemi partono dall’inizio dove davanti ha un certo Filippo Inzaghi che quell’anno diventerà capocannoniere, e se ci si mette pure di mezzo Lentini e Morfeo le porte dell’attacco diventano blindate.
L’esordio arriva a Bologna quando Inzaghi è in panchina causa febbre e lui gioca 53 minuti senza incidere, con Filippo che entra segnando il goal su punizione. Tra panchine e pochi minuti c’è anche il suo primo goal contro il Verona al 90′ su assist di SuperPippo: un goal che trascinò la Dea verso una momentanea zona UEFA.
L’anno dopo ci sarebbe la possibilità di emergere, anche perché il tridente è stato completamente venduto, e il trio Caccia, Lucarelli e Orlando non incide, ma il suo esordio stagionale arriva addirittura il 22 febbraio 1998 contro il Brescia al ritorno siglando il goal del pareggio in una rimonta rocambolesca, e tra gli ennesimi e anonimi spezzoni c’è il grande goal con il Bari da fuori area che mantiene le speranze salvezza: l’ultimo capitolo in una stagione ricca di contestazioni, nervosismi e la retrocessione in Serie B.
Il Real Madrid con grande sorpresa bussa alla porta dell’Atalanta spendendo 3 miliardi per Magallanes, anche qua lasciando poco ai blancos. Ritornando alla Dea, il bollettino nerazzurro è di 25 presenze, 3 goal e una zona grigia costante in quel di Bergamo.