DirettaCalcioMercato
·17 dicembre 2024
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Dopo la non convocazione contro il Manchester City, il futuro di Marcus Rashford sembra lontano da Manchester.
È stato un forte segnale la non convocazione di Marcus Rashford in vista del match contro il Manchester City. Ruben Amorim ha infatti deciso di non convocare l’attaccante inglese a seguito di discussioni con il giocatore e il club. In merito ha parlato lo stesso Rashford a Henry Winter. In questa intervista, l’inglese ha spiegato le sue intenzioni per il futuro.
Nell’intervista con Harry Winter, Marcus Rashford ha parlato dell’esclusione nel derby di Manchester:
“È scoraggiante essere esclusi da un derby. Ma è successo, abbiamo vinto la partita, quindi andiamo avanti. È deludente, ma sono anche uno che, invecchiando, può gestire le battute d’arresto. Cosa farò al riguardo? Me ne starò lì seduto e piangerò. O farò del mio meglio la prossima volta che sarò disponibile”.
Successivamente, al giocatore è stato chiesto se la sua intenzione sia quella di lasciare i Red Devils già a gennaio:
“Personalmente, penso di essere pronto per una nuova sfida e per i prossimi passi”. Tutte le sue parole erano precedute dal rispetto per il club che è la sua casa da quasi 20 anni. “Quando me ne andrò, non ci saranno rancori. Non riceverete commenti negativi da parte mia sul Manchester United. Sono fatto così come persona. Se so che una situazione è già brutta non la peggiorerò. Ho visto come altri giocatori se ne sono andati in passato e non voglio essere quella persona. Quando me ne andrò farò una dichiarazione e sarà da me. Sarò sempre un Red al 100%!”
In seguito, il giocatore dello United ha parlato della nazionale inglese:
“Mi entusiasma ancora. È giocare per il tuo paese nella più grande competizione del mondo. Ho già avuto la possibilità di farlo in passato (Russia 2018 e Qatar 2022) ed è un’esperienza incredibile. Se ne avrò di nuovo l’opportunità, proverò a coglierla a due mani”.
L’inglese ha toccato anche il tema del modulo di Amorim, non adatto alle sue caratteristiche:
“Ho le caratteristiche per giocare in tutte e tre le posizioni (da esterno, punta o trequartista). Alcune posizioni sono più naturali per me, altre posizioni devo allenarmi di più e fare un po’ più di lavoro tattico. Il lato sinistro è quello che mi si addice di più. Il 10 sinistro mi si addice ancora, ma devi adattare il tuo gioco. La più grande abilità è l’adattabilità. La gente potrebbe non vederlo, ma alla fine vedranno che ho giocato in un sacco di posizioni diverse sotto tutti gli allenatori”.