Calcio e Finanza
·15 febbraio 2022
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Richiesta di estradizione e mandato d’arresto internazionale per Robinho, l’ex attaccante tra le altre di Milan e Real Madrid oltre che della nazionale brasiliana, condannato in via definitiva lo scorso 19 gennaio a nove anni di carcere per violenza sessuale di gruppo su una ragazza che all’epoca, nel 2013, aveva 23 anni.
I legali del giocatore brasiliano ex Real Madrid e Milan ritenevano il rapporto «consensuale», ma la suprema corte ha respinto il ricorso presentato. Agli atti infatti ci sono alcune telefonate in cui il giocatore, mentre descrive la serata, racconta: «Sto ridendo perché non mi interessa, la donna era completamente ubriaca, non sa nemmeno cosa sia successo».
La condanna in primo grado risale al 2017, ed era già stata confermata in Appello a Milano. Le prime intercettazioni avevano portato il Santos a mettere Robinho prima fuori rosa e poi svincolarlo.
Tuttavia, spiega il Corriere della Sera, i due non saranno consegnati perché la Costituzione brasiliana non consente l’estradizione dei propri cittadini. Nel caso in cui l’ex fantasista rossonero decidesse di espatriare rischierebbe, però, di venire arrestato, vista l’istanza di estradizione e il mandato d’arresto internazionale che ora le autorità italiane dovranno inviare a quelle brasiliane.
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