Calcionews24
·19 novembre 2024
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Giovanni Manna, direttore sportivo del Napoli, è intervenuto al Social Football Summit dallo stadio Olimpico di Roma rilasciando qualche dichiarazione. Le parole riprese da Sky Sport.
AMBIENTE DI NAPOLI – «L’ambiente a Napoli? Come dico spesso è importante restare focalizzati sui momenti della stagione. Bisogna restare lucidi sia nei momenti negativi che in quelli positivi. È una città calda che ci sta dando davvero tanto, non me l’aspettavo. Ogni giorno ti trovi in situazioni dove la gente ti chiede e ti senti in dovere di dare. L’anno scorso è stato complicato ma loro sono rimasti positivi».
OBIETTIVI – «L’aspettativa è alta perché due anni fa abbiamo vinto un campionato. In questo momento noi non pensiamo a quell’obiettivo. Dobbiamo restare concentrati. Scudetto? È un po’ prematuro, il campionato è lungo (lotta con Inter, Milan, Juve e Atalanta ndr). Sappiamo da dove siamo partiti e stiamo cercando di tornare a quello che è stato il Napoli di De Laurentiis. Siamo focalizzati su quello»
GIOVANE ETA’ – «Non mi dà fastidio sentir dire che sono giovane. All’inizio, però, porta complicazioni perché ti trovi a parlare con persone che ammiravi in TV. Io ho un profilo un po’ diverso, poi perché non sono un uomo che ha giocato. Ad oggi, però, la nostra figura sta cambiando».
SECONDA SQUADRA – «Seconda squadra? È complicato. La seconda squadra è sicuramente un qualcosa che non deve essere fine a se stesso. C’è un percorso più lungo e dispendioso dietro».
DIRITTI D’IMMAGINE – «Diritti di immagine? Sapete come funziona il mercato, bisogna essere pronti a ogni situazione perché le cose cambiano. Mi sono trovato la prima volta quest’anno a pensare a questa cosa, in alcuni casi mi sono dimenticato».
SCOUTING – «Algoritmi? Penso che siano un supporto. I numeri ti aiutano ma non possono decidere per te. Io sono un romantico credo ancora che lo scouting sia improntato sull’andare a vedere un calciatore. Io prima convinco il calciatore e poi limiamo i dettagli».
DE LAURENTIIS E CONTE – «La mia esperienza ora è estremamente positiva. De Laurentiis ha uno spessore di un certo tipo. Da fuori ero preoccupato ma posso dire che sono contento. Ci ha lasciato lavorare. La scelta dell’allenatore è stata fondamentale. Io ho 36 anni e mi ha aiutato avere un allenatore del genere. Posso dire senza vergognarmi che è stato un allenatore preso anche a tutela mia».
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