Calcionews24
·5 novembre 2024
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Presso CagliariNews24, l’ex arbitro di Serie A Luca Marelli e commentatore tecnico arbitrale Dazn ha voluto rilasciare qualche dichiarazione su determinati episodi arbitrali.
Questi episodi dubbi, in modo particolare la decisione di assegnare il calcio di rigore senza neanche andare a rivedere le immagini, potrebbero essere superati con l’introduzione del Var a chiamata? In questo caso il Cagliari si sarebbe potuto tutelare mandando l’arbitro al monitor per avere una visione migliore dell’accaduto. Magari avrebbe notato la gamba alta di Pellegrini e Zortea che, pare, tocchi il pallone un istante prima dell’avversario.
«Sulla questione della gamba alta o gamba tesa si è fatta sempre tanta confusione. Nel calcio non è vietato alzare la gamba per controllare il pallone, il fallo avviene nel momento in cui la gamba alta è indirizzata direttamente verso un avversario mettendo a rischio la sua incolumità. In questo caso non si può parlare di gamba tesa perché Pellegrini la alza verso il vuoto e non verso Zortea che gli stava a fianco e non davanti. Dunque sull’episodio del rigore la gamba del giocatore laziale non è un elemento di discussione, si può discutere se Zortea arrivi prima a toccare il pallone. In ogni caso si, sono assolutamente sempre stato favorevole al Var a chiamata. Ricordiamoci però che in altre esperienze, come negli Stati Uniti o nel basket, dove già esiste il Var a chiamata viene sempre attuata la discriminante della chiarezza delle immagini. Se neanche al monitor è chiara ed evidente la situazione, la decisione resta quella presa sul campo. Dunque in questo caso Ayroldi, anche andando al Var, non avrebbe cambiato la propria decisione, per quanto possa essere discutibile».