Marianella diretto: «Spalletti deve dare un’identità alla Juve, le ultime vittorie placano le critiche». Cosa deve fare | OneFootball

Marianella diretto: «Spalletti deve dare un’identità alla Juve, le ultime vittorie placano le critiche». Cosa deve fare | OneFootball

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·26 dicembre 2025

Marianella diretto: «Spalletti deve dare un’identità alla Juve, le ultime vittorie placano le critiche». Cosa deve fare

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Marianella commenta il momento della Juventus a Sky Sport. Spalletti deve ora definire lo scheletro della squadra per il 2026

La Juventus ha ritrovato la rotta grazie alle pesanti vittorie ottenute contro Bologna e Roma, successi che hanno riportato il sereno all’interno dell’ambiente bianconero nel finale di questo 2025. Intervenuto negli studi di Sky Sport, il giornalista Massimo Marianella ha analizzato il percorso della squadra guidata da Luciano Spalletti, sottolineando come i risultati siano stati fondamentali per placare le critiche, ma avvertendo che il lavoro più difficile deve ancora essere completato: la definizione di un’identità tattica chiara e riconoscibile in vista del 2026.

Marianella e la necessità di uno “scheletro base”

Nonostante i numerosi esperimenti effettuati nelle ultime settimane, per Marianella è giunto il momento di stabilizzare le gerarchie.


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PAROLE – «La sta sistemando con i risultati, perché batti Bologna e Roma vuol dire che l’hai sistemata a livello di tranquillità. Secondo me la deve sistemare a livello di identità, ha cambiato molto, ha cambiato bene anche se vuoi ha fatto degli esperimenti, ma deve trovare identità. Ecco è fondamentale per qualsiasi squadra avere delle alternative ma nell’ambito di una identità, quindi di uno schema base, di uno scheletro base di giocatori attorno ai quali poi fai le tue mosse per cambiare quando serve a seconda dell’avversario, del momento degli infortuni e delle rotazioni. Peró ecco adesso, secondo me che i risultati ti danno tranquillità, che stanno tornando dei giocatori dagli infortuni… Bremer per loro è fondamentale deve dargli un pochino più di identità, secondo me».

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