Juventusnews24
·20 novembre 2025
Marino fiducioso sulla posizione di Yildiz: «Falso nueve? Possibile. Spalletti la chiave per la rinascita». Ecco cosa gli serve

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L’ex direttore sportivo Pierpaolo Marino è intervenuto ai microfoni di Radio Radio per analizzare il momento della Juventus e l’impatto di Luciano Spalletti. Marino ha promosso senza riserve l’arrivo del tecnico, affermando che l’allenatore darà una grande flebo di entusiasmo e di conoscenza tecnico-tattica ai giocatori e all’ambiente. Spalletti è bravissimo a tirare fuori il meglio da ogni calciatore.
Marino si aspetta la crescita di Kenan Yildiz. Il giovane attaccante turco, che ha qualità enormi, potrebbe essere usato da Spalletti in una posizione più vicina alla porta, come un “falso nove”, replicando l’esperimento che il tecnico fece con Totti alla Roma. Questo, unito alla ritrovata forma di Dusan Vlahovic, è la chiave per superare la sterilità offensiva.
Tuttavia, l’analisi si fa più dura sulla società. La Juventus dovrà aiutare Spalletti perché il mercato di gennaio non è ideale per ricostruire. La rosa ha evidenti lacune: servirebbe un centrocampista e anche un attaccante, e forse anche un difensore. Marino ha sollevato un dubbio strategico: con un contratto di otto mesi, non sa come lavoreranno in prospettiva. Ma l’obiettivo è chiaro: la Juve va rinforzata se si vuole seguire il progetto da Scudetto.
Marino ha anche commentato la crisi Conte-Napoli. Ha definito la partita contro il Bologna veramente inguardabile. Le parole di Conte non sono state strategiche, ma una reazione di pancia, poiché il tecnico tende a dire la verità. Il fatto che Conte abbia detto “non voglio accompagnare il morto” era una frase fortissima, che lasciava intendere l’abbandono.
Nonostante l’allarme, Marino ha chiarito che l’intervento di De Laurentiis è stato più che chiarificatore, utile a tamponare l’impressione esterna che ci potesse essere un abbandono.
PAROLE – «Spalletti darà una grande flebo di entusiasmo e di conoscenza tecnico-tattica ai giocatori e all’ambiente. I suoi allenamenti sono tecnicamente molto validi e faranno migliorare il rendimento individuale: lui è bravissimo a tirare fuori il meglio da ogni calciatore. Mi aspetto per esempio la crescita di Yildiz, che ha qualità enormi e potrebbe essere usato più vicino alla porta, come fece con Totti falso nove a Roma. Quanto alla rosa, la Juventus dovrà aiutare Spalletti: servirebbe un centrocampista e anche un attaccante, se gli acquisti estivi non daranno garanzie. Forse anche un difensore. Ma il mercato di gennaio non è ideale per ricostruire. Con un contratto di otto mesi non so come lavoreranno in prospettiva, ma la Juve va rinforzata se si vuole seguire il progetto da Scudetto. Credo che quelle siano state dichiarazioni di pancia, non strategiche. Ho visto la partita, ed è stata veramente inguardabile. È comprensibile che una persona caratteriale come Conte, che nel post-gara tende spesso a dire la verità, abbia parlato con piena libertà. Mi ha colpito molto quando ha detto ‘non voglio accompagnare il morto’: una frase fortissima, che lasciava intendere possibili dimissioni o un abbandono. Non vedo però la situazione come tale da richiedere una conferma di fiducia, perché nessuno aveva messo in discussione Conte. L’ambiente napoletano è molto legato a lui, e il comunicato di De Laurentiis è stato più che chiarificatore, utile a tamponare l’impressione — per noi addetti ai lavori — che ci potesse essere un abbandono».









































