🤬 Marino non ci sta: “Soriano-Meulensteen? Il Var guardava Canale 5. Con Iervolino ci siamo lasciati benissimo” | OneFootball

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·27 giugno 2025

🤬 Marino non ci sta: “Soriano-Meulensteen? Il Var guardava Canale 5. Con Iervolino ci siamo lasciati benissimo”

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Pasquale Marino è tornato a parlare della retrocessione della Salernitana dopo il playoff contro la Sampdoria in un’intervista rilasciata a Il Mattino:

Sono quattro giorni che non dormo. Mi sono sentito preso in giro. Ripenso allo spezzone di Salernitana-Sampdoria. In quei 30′ di calcio giocato, noi non avevamo fatto errori. Altri, invece, sì. Questi errori sono stati determinanti“.


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Rigore su Soriano? Il Var forse era impegnato a guardare Canale 5 o non saprei. Attraverso figure societarie proposte, abbiamo chiesto lumi sul rigore non concesso. Ci parlano di contatto congiunto piede-pallone. Non mi pare: Soriano viene toccato sulla caviglia, dopo aver già spostato il pallone verso altro direzione“.

Non faccio illazioni. Però dico che nell’ultima parte della stagione, la regolarità del campionato ha traballato parecchio. Parto dal primo rinvio con il Cittadella: è stata privilegiata la logistica anzichè la sequenza di gare del calendario. Cambiato l’ordine, è cambiato pure il peso specifico di alcune partite, scontri diretti. Se ci arrivi già salvo, è involontario ma pure fisiologico un calo di intensità“.

Calciatori e staff tecnico hanno pensato solo a giocare. Probabilmente i ragazzi leggevano anche ‘si gioca-non si gioca’ e questa tiritera non ha fatto bene. In campo nel playout di ritorno c’è stato un susseguirsi di errori. I ragazzi all’intervallo hanno visto i replay delle azioni dubbie ed è subentrato scoramento, tant’è che qualcuno aveva pensato anche ad un gesto eclatante chiedendoci di non rientrare più in campo, alla ripresa delle ostilità. Non penso alla premeditazione, ma le sviste arbitrali non sono alibi. Sono errori pagati a caro prezzo. L’arbitraggio è stato penalizzante o sbaglio?“.

Fino a Cittadella, grazie a una grande rimonta, siamo riusciti ad ovviare pure a problemi fisici nei quali mi sono imbattuto fin dall’inizio della gestione. Poi i calciatori arrivati alla spicciolata dalle Nazionali, poi nuovi acciacchi affiorati in preparazione dei playout. Ho dovuto gestire. Ma l’aspetto psicologico è stato predominante: noi ci siamo sgonfiati e la Sampdoria ha ricevuto una scossa emotiva non indifferente”.

Non c’è stato il lieto fine, ma dopo il Cittadella eravamo pronti ad affrontare chiunque. Già la media di gennaio, moltiplicata per le 38 gare, vale 51 punti. Il Palermo con 52 ha fatto i playoff“.

Nelle prime 6 gare, avevamo segnato 9 reti, subendone 5 e poteva bastare. Alla lunga, è evidente che siano mancati pure i gol degli attaccanti“.

Lunedì sentirò Iervolino per riavvolgere il nastro di questi tre mesi granata. Mi ha rinnovato stima e ci siamo lasciati benissimo“.

Permanenza? Non era argomento di discussione: avremmo valutato un prosieguo solo in caso di B. È da più di 20 anni che non faccio la C“.

“Dopo la fine del campionato, qualcuno mi aveva invitato a prendere un caffè, appena libero. Non lo ero e ho declinato, ma non mi pesa e non me ne frega niente. Volevo salvarmi e mi dispiace non esserci riuscito“.

La frase di Faggicano (‘ah, se Marino fosse venuto prima‘, ndr)? Daniele lo dice perchè è un amico. Ci siamo frequentati quando lui era a Trapani e veniva spesso a Marsala“.

Il rapporto con Valentini è buono, di condivisione del lavoro, di rispetto professionale e umano. C’è stata armonia“.

Non so quante possibilità ci siano di essere ripescati: se ne occupano i legali del club. Il discorso calcistico è un altro: quando l’epilogo è la retrocessione, è giusto che ci sia reset, giusto cambiare. Iervolino ha entusiasmo per rilanciare. Mi piacerebbe vedere e leggere presto che tutte le componenti andassero nella stessa direzione e che si trovasse un punto d’incontro ambiente-società“.

Per risalire per me va bene così com’è. É già snella: presidente, ad, diesse. Dialogavo solo con loro. In altre società, capita pure di trovare chi chiacchiera, propone, consiglia dopo la partita“.

Durante la mia gestione non ho conosciuto consiglieri: rispetto dei ruoli, ho ricevuto autonomia e fiducia, altrimenti non saremmo arrivati a giocarci la salvezza“.

Le due retrocessioni di fila? È storia, è capitato anche altrove. Ve lo dice uno che ha preso squadre precipitate dalla Serie A. Il presidente del Frosinone era così preoccupato che mi mise premio, se avessimo raggiunto la prima metà della classifica. A Ferrara, all’inizio, erano disorientati“.

Ferrari ha giocato pure quando stava male. A Genova, andata playout, si era bloccato e ha fatto tante punture“.

Riso? Ne ho mangiato poco ed è bastato. Per un periodo lo eviterò anche all’insalata, preferisco il pesce. Ero tra i tesserati intossicati, dopo la trasferta di Genova. Nel gruppo, pure quattro calciatori titolari. La società ha provato a spostare il playout di ritorno al martedì: due giorni in più avrebbero fatto la differenza. Lo ha richiesto ma le è stato accordato lo spostamento solo fino a domenica“.

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