Sampnews24
·27 giugno 2025
Marino: «Non dormo da quattro giorni, noi in quei 30 minuti non avevamo fatto errori. Rigore Soriano? Forse il VAR guardava Canale 5…»

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·27 giugno 2025
Nel corso di un’intervista concessa ai taccuini de Il Mattino Pasquale Marino, allenatore della Salernitana, ha parlato della sfida di ritorno dei play-out giocata all’Arechi contro la Sampdoria, che ha sancito la retrocessione dei granata dalla Serie B. Di seguito le sue dichiarazioni:
PARTITA ALL’ARECHI – «Sono quattro giorni che non dormo. Mi sono sentito preso in giro. Ripenso a quello spezzone di Salernitana-Sampdoria, a quei 30 minuti di calcio giocato, in cui non avevamo fatto errori. Altri invece sì, e questi errori sono stati determinanti».
RIGORE SORIANO – «Forse il VAR era impegnato a guardare Canale 5, o non saprei. Abbiamo chiesto informazioni sul rigore non concesso, attraverso le figure societarie preposte. Ci hanno parlato di un contatto congiunto piede-pallone, ma a me non sembra: Soriano viene toccato sulla caviglia, dopo aver già spostato il pallone verso un’altra direzione».
REGOLARITA’ DEL CAMPIONATO – «Non faccio illazioni. Ma quello che voglio dire è che nell’ultima parte di stagione la regolarità del campionato ha traballato parecchio. Parto dal primo rinvio con il Cittadella: si è privilegiata la logistica anziché la sequenza di gare del calendario. Cambiando l’ordine, è cambiato anche il peso specifico di alcune partite, di alcuni scontri diretti. Se ci arrivi già salvo, anche se involontario, è fisiologico un calo di intensità».
ERRORI ARBITRALI – «Calciatori e staff tecnico hanno pensato solo a giocare. I ragazzi probabilmente leggevano anche “si gioca, non si gioca”, e questa tiritera non ha fatto bene. In campo, nei play-out di ritorno, è stato un susseguirsi di errori. All’intervallo la squadra ha visto i replay delle azioni dubbie ed è subentrato lo scoramento, tanto che qualcuno aveva pensato a un gesto eclatante, chiedendoci di non rientrare in campo. Non penso alla premeditazione, ma le sviste arbitrali non sono alibi, ma errori pagati a caro prezzo. L’arbitraggio è stato penalizzante o sbaglio?»
FINALE DI STAGIONE – «Fino a Cittadella siamo riusciti ad ovviare pure ai problemi fisici nei quali mi sono imbattutto fin dall’inizio grazie a una grande rimonta. Poi i calciatori arrivati alla spicciolata dopo la sosta Nazionali, i nuovi acciacchi affiorati durante la preparazione dei play-out… Ho dovuto gestire. Ma l’aspetto psicologico è stato predominante: noi ci siamo sgonfiati, la Sampdoria invece ha ricevuto una scossa emotiva importante».