Sampnews24
·6 settembre 2025
Marino rivela: «Pafundi è un classico numero dieci. Vi dico qual è il suo ruolo ideale!»

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·6 settembre 2025
L’arrivo di Simone Pafundi alla Sampdoria è stata una delle operazioni più interessanti dell’ultima sessione di calciomercato. Il giovane fantasista classe 2006, giunto in prestito dall’Udinese, è un talento purissimo che cerca la sua definitiva consacrazione. A commentare la scelta del giocatore e la logica dietro l’operazione è stato Pierpaolo Marino, l’ex direttore dell’area tecnica del club friulano, che ha fornito un’analisi dettagliata per TMW sul suo ruolo ideale in campo.
Secondo l’analisi di Pierpaolo Marino, la decisione di mandare Pafundi in prestito alla Sampdoria è stata una mossa strategica ponderata da parte dell’Udinese. L’obiettivo primario non è solo quello di permettere al giovane di accumulare esperienza in un campionato competitivo come la Serie B, ma soprattutto quello di garantirgli un minutaggio costante, cosa che in Serie A non poteva essere garantita con la stessa continuità.
La Sampdoria, con un progetto ambizioso, offre a Pafundi il palcoscenico ideale per mettersi in mostra e crescere sotto tutti i punti di vista, tecnici e tattici.
Marino ha sottolineato un aspetto cruciale per il futuro di Pafundi: la sua collocazione in campo. L’ex dirigente dell’Udinese ha ribadito che il ruolo ideale per il fantasista è quello di trequartista o di seconda punta, posizionato dietro all’attaccante. È in questa zona del campo che la sua visione di gioco, la sua capacità di servire assist e la sua tecnica possono essere sfruttate al meglio. Le sue parole:
RUOLO PAFUNDI – «Per me Pafundi è un classico numero 10, ancora di più in serie B può fare la differenza, deve agire da trequartista dietro ai due attaccanti, o da seconda punta atipica, può far male agli avversari dalla trequarti in su. Costringerlo a ripiegare spesso si porterebbe a ridurre fortemente la sua pericolosità in fase offensiva».