Marocchi e quel consiglio a Yildiz: «Dovrebbe studiarsi la storia di Del Piero». Ecco il motivo | OneFootball

Marocchi, intervenuto a Sky Calcio Club, ha commentato così la vittoria della Juve contro il Bologna dando un consiglio anche a Yildiz

La vittoria della Juventus al “Renato Dall’Ara” contro il Bologna continua a far discutere positivamente gli addetti ai lavori. Tra le voci più autorevoli intervenute nel post-partita di Sky Calcio Club c’è quella di Giancarlo Marocchi. L’ex centrocampista bianconero ha analizzato con lucidità la prestazione della squadra e le recenti dichiarazioni della proprietà, offrendo spunti interessanti sul futuro del numero 10.

“Intensità per 95 minuti: mai vista prima”

Marocchi è rimasto colpito dall’atteggiamento mostrato dagli uomini di Luciano Spalletti. Secondo l’opinionista, la chiave del successo in Emilia non è stata solo la tecnica, ma una tenuta mentale e fisica inedita: “Mai vista così per 95 minuti la Juventus“. La squadra ha saputo sopperire a qualche mancanza qualitativa con un ritmo asfissiante, costringendo il Bologna a giocare sempre in apnea. Al centro di tutto, ancora una volta, c’è Kenan Yildiz, definito da Marocchi come il “solito meraviglioso“ interprete capace di accendere la luce.

Il DNA Agnelli: “Vincere è l’unica cosa che conta”

Marocchi ha poi commentato le parole di John Elkann, che ha ribadito l’incedibilità del club in nome della storia familiare. L’ex giocatore ha confermato quanto pesi il “fattore famiglia” nello spogliatoio bianconero: “La percezione di far parte della famiglia Agnelli la avevi. E questo ti spingeva a far sì che l’unica cosa importante fosse la vittoria”. Per Marocchi, la presenza fisica e morale della proprietà è fondamentale per trasmettere il DNA vincente: non bastano i pareggi o il bel gioco, alla Juve serve il risultato pieno. Un messaggio chiaro che avvalora la linea di continuità tracciata da Exor.

Il consiglio d’oro: “Kenan, guarda Alex”

Infine, un consiglio paterno ma esigente per Yildiz. Sebbene i problemi della squadra non siano del tutto risolti (ma mascherati dall’intensità), il salto di qualità definitivo passa dai piedi del numero 10. Marocchi lo invita a guardare al passato per costruire il futuro: “Yildiz dovrebbe studiarsi la storia di Alessandro Del Piero ed essere più decisivo in avanti“. Il paragone con lo storico capitano bianconero è pesante, ma indica la strada: non solo giocate esteticamente belle, ma gol e assist che decidono le partite e portano trofei.

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