Marsiglia, De Zerbi infiamma la vigilia di OM-Atalanta: “Da bresciano, per me è un derby vero. Loro grandi società, noi meno fortunati” | OneFootball

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·4 novembre 2025

Marsiglia, De Zerbi infiamma la vigilia di OM-Atalanta: “Da bresciano, per me è un derby vero. Loro grandi società, noi meno fortunati”

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A poche ore dalla sfida di Champions League tra Olympique Marsiglia e Atalanta, Roberto De Zerbi sceglie parole forti e cariche di significato. L’allenatore italiano, alla seconda stagione sulla panchina del club francese, presenta il match con una punta di emozione personale

Marsiglia, De Zerbi infiamma la vigilia di OM-Atalanta: “Da bresciano, per me è un derby vero. Loro grandi società, noi meno fortunati”

“Giocare contro un’italiana è sempre speciale – spiega – mi è già capitato con lo Shakhtar e con il Brighton, ma affrontare l’Atalanta è diverso. Da bresciano, è come se fosse un derby. Sono nato a cento metri dallo stadio e, quando c’era la partita contro di loro, in città non si parlava d’altro per una settimana”.


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Il tecnico aggiunge una riflessione sulle differenze strutturali tra le due realtà: “L’Atalanta ha sempre avuto società e presidenti solidi, noi a Brescia siamo stati meno fortunati. Ma ora è tempo di pensare solo al campo, questa resta una partita di Champions che va giocata con intensità e coraggio”.

La vigilia tra infortuni e ambizione

Il Marsiglia arriva alla sfida dopo il successo di misura contro l’Auxerre, che ha consolidato il secondo posto in campionato alle spalle del Paris Saint-Germain. In Champions League, i francesi inseguono proprio l’Atalanta, con un punto in meno in classifica.

Nonostante gli infortuni e la squalifica di Emerson Palmieri, De Zerbi guarda avanti con lucidità: “La Champions entra nella fase decisiva. Dobbiamo fare punti, tre nelle prime tre partite sono pochi. Avremmo meritato di più a Madrid e a Lisbona. L’Atalanta è forte, non cadrò nel tranello di considerarli in crisi. Hanno recuperato giocatori chiave come Lookman ed Ederson e contro il Milan hanno dimostrato la loro qualità”.

Il tecnico dovrà rinunciare a pedine fondamentali come Traoré, Gouiri, Balerdi e Weah, ma non si lascia abbattere: “Le difficoltà servono per crescere. Quando torneranno tutti, sarà tutto più semplice. Ora serve cattiveria agonistica e determinazione”.

Un precedente da riscattare

Due anni fa, l’Atalanta eliminò il Marsiglia in Europa League, ma De Zerbi non era ancora sulla panchina francese. “Ricordo che allora si disse che il Marsiglia fosse una squadra media. Non sempre ciò che si scrive corrisponde alla verità. L’Atalanta è una squadra forte, con un allenatore preparato. Non ho visto quella partita, ma so che era una Dea in uno dei suoi momenti migliori. Speriamo che questa volta sia diverso”.

“Amo le polemiche, ma dico sempre la verità”

De Zerbi non evita il confronto con la stampa e risponde con fermezza alle critiche sul gioco: “Mi piacciono le polemiche, fanno parte del mio carattere. Non sempre giochiamo bene come vorrei, ma in un anno abbiamo vinto 29 partite: solo Deschamps aveva fatto meglio. Alcune critiche non riflettono la realtà. Cerchiamo di adattarci all’avversario, ma questo non significa rinunciare alla nostra identità. Ci sono momenti in cui bisogna anche sapersi difendere”.

Velodrome, il dodicesimo uomo in campo

Il tecnico sottolinea l’importanza del fattore ambientale e del legame con i tifosi: “Il Velodrome è uno dei motivi per cui sono venuto qui. È uno stadio caldo, passionale, esigente. Lo considero come uno specchio: ti restituisce quello che porti dentro. Se arrivi con personalità e autostima, ti dà energia. Se invece hai paura, te la amplifica. I miei giocatori lo hanno capito, ed è per questo che sentiamo il privilegio di giocare qui davanti al nostro pubblico”.

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