PianetaChampions
·13 aprile 2024
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Aaron Martin, esterno mancino del Genoa, si è raccontato a TMW. Di seguito le sue parole.
Martin, innanzitutto come sta? Pronto a tronare in campo quando il mister le darà l’opportunità? “Sto molto meglio dopo il problemino al ginocchio. Sono a piena disposizione del mister e lavoro con i compagni”.
Che tipo di stagione è stata? “C’è stato un processo di adattamento ovviamente ma sono molto contento di giocare nel campionato di Serie A. Mi sono ambientato molto bene, mi sono adattato al campionato e grazie al gruppo eccellente che ho trovato al Genoa. Sono felice sia individuale sia a livello di collettivo”.
Serie A, Bundesliga e Liga: che differenza ha trovato fra questi campionati?“ “Se devo trovare una differenza, visto che poi ogni campionato le ha, in Italia probabilmente c’è più tattica”.
A Genova gioca come quinto di centrocampo prevalentemente ma anche come quarto a sinistra in difesa, ruoli per altro ricoperti anche in Germania e Spagna. In quale si trova meglio? “Mi trovo bene a giocare in entrambe le posizioni. In Germania ho iniziato a giocare come esterno sinistro nella difesa a quattro ma ora sono abituato a giocare anche in un centrocampo a cinque”.
Sulla sinistra c’è molta concorrenza. Quanto è importante avere una competizione sana del genere? “Significa che ci sono tanti buoni giocatori, è una cosa positiva. C’è una sana competizione e questo porta comunque allegria tutti i giorni al campo di allenamento. Poi ovviamente è il mister che fa le sue scelte”.
Il giocatore più difficile da marcare in carriera? “Direi senza dubbio Messi”.
E in Italia? “In Italia anche ci sono tanti buoni giocatori. E’ difficile dirne uno in particolare”.
Quando è arrivata la chiamata del Genoa cosa ha pensato? “Non ho mai avuto dubbi sul fatto di venire qui. Ho trovato un buon ambiente. Ha giocato un ruolo importante anche la voglia di mettermi in gioco in un nuovo campionato come la Serie A e la voglia di continuare a crescere step by step”.
Che tipo di allenatore è Gilardino? “Sono molto contento di lui. E’ un allenatore che anche personalmente dà molto ai suoi giocatori. Abbiamo lavorato bene, stiamo continuando a lavorare bene e questa cosa si riflette sul campo. E lo dimostra il fatto che il Genoa è sempre stato competitivo con tutti gli avversari che ha affrontato e ha conquistato buoni punti”.
Il primo obiettivo stagionale è praticamente raggiunto: ora come si affronta il finale di stagione? “Allo stesso modo. Bisogna andare avanti essendo noi stessi, facendo più punti possibili e continuare così”.
Lunedì andrete a far visita alla Fiorentina. Quanta voglia di rivalsa c’è dopo la sconfitta dell’andata? “La Fiorentina è una buona squadra, li abbiamo affrontati alla prima giornata dove abbiamo un po’ sofferto. Al ritorno vogliamo fare una partita da Genoa e provare a portare a casa più punti possibili”.
Com’è giocare in casa davanti ad una media di 30mila persone? “Dobbiamo molto ai tifosi. C’è un’atmosfera incredibile in casa, è uno dei migliori stati della Serie A. Anche in trasferta i tifosi ci hanno seguito tantissimo e questa è una cosa molto importante. E’ una tifoseria incredibile”.
E a Genova città come si trova? “Mi trovo benissimo. Mi trovo a mio agio e mi sono ambientato molto bene”.