Juventusnews24
·16 novembre 2025
Mendoza Juve, chi è il baby spagnolo che ha detto no al Como di Fabregas e che Comolli sta facendo osservare

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·16 novembre 2025

La priorità assoluta del calciomercato Juve ha ormai un nome e un ruolo ben definiti: serve un regista. Quella che in estate era parsa una scommessa calcolata dall’amministratore delegato Damien Comolli – ovvero la scelta di non intervenire sul mercato puntando sulle risorse interne – si è rivelata, con l’avvento di Luciano Spalletti in panchina, la lacuna strutturale più evidente della rosa. Il tecnico toscano necessita di un “cervello pensante” in mediana per far girare la squadra, e gli scout bianconeri sembrano aver individuato la soluzione ideale in Spagna.
Il profilo in cima alla lista dei desideri è quello di Rodrigo Mendoza, talento cristallino classe 2005 in forza all’Elche. La Juventus non si muove al buio: il ragazzo è monitorato da tempo, essendo stato seguito con estrema attenzione sin dal Mondiale Under 20 e continuando a stupire con la maglia della Under 21 spagnola. I paragoni si sprecano e sono impegnativi: per movenze, gestione della palla e intelligenza tattica, Mendoza viene spesso accostato a Pedri.
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Le sue caratteristiche sembrano disegnate su misura per le richieste di Spalletti: tempi di gioco, visione periferica e una tecnica di base superiore. Tatticamente, sarebbe il tassello mancante perfetto, in grado di esaltarsi se affiancato dalla fisicità e dal dinamismo di compagni come Khephren Thuram, Locatelli o Koopmeiners.
Tuttavia, l’operazione non sarà semplice. L’Elche ha recentemente blindato il suo gioiello rinnovando il contratto fino al 2028 e inserendo una clausola rescissoria da 20 milioni di euro. Una cifra importante ma non proibitiva, che però ha attirato le attenzioni delle superpotenze europee. La concorrenza è spietata: Real Madrid e Manchester City sono sulle sue tracce, e il ragazzo ha già dimostrato carattere rifiutando in passato le lusinghe del Como di Fabregas. La Juve dovrà muoversi d’anticipo per beffare le big.
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