Mercato Juve, con Comolli l’aria è cambiata: o si procede alle sue condizioni o niente! Ecco il modus operandi del DG bianconero | OneFootball

Mercato Juve, con Comolli l’aria è cambiata: ecco cosa si è capito dall’ultima sessione di calciomercato

Il mercato estivo 2025 della Juventus si è concluso, e Damien Comolli, il Direttore Generale del club bianconero, ha saputo gestire la situazione con grande lucidità. Il mercato Juve ha seguito la nuova filosofia: operare sempre alle proprie condizioni, senza farsi influenzare dalle pressioni esterne. Se una trattativa non rispondeva alle richieste del club, la Juventus preferiva puntare su altre soluzioni, piuttosto che scendere a compromessi.

Nel corso di questa sessione di mercato, i bianconeri hanno seguito con fermezza la loro linea. Come riportato da Fabrizio Romano, Comolli ha avuto un ruolo fondamentale nel dirigere le trattative, stabilendo prezzi e formule per ogni giocatore, sia in entrata che in uscita. Per esempio, trattative come quelle per Kolo Muani sono state gestite con determinazione: la Juve ha rifiutato le condizioni del PSG e ha deciso di non continuare con l’affare se non fossero state soddisfatte le richieste del club.

Anche con pochi acquisti rispetto ad altre squadre, la Juve ha operato in maniera mirata, puntando su Openda e Zhegrova per rinforzare il reparto offensivo. La filosofia della Vecchia Signora è stata quella di prendere giocatori funzionali alla squadra, senza farsi tentare da trattative complicate o rischiose.

Il mercato della Juve ha rispecchiato una scelta strategica di non correre rischi, scegliendo giocatori che potessero integrarsi subito nel progetto di Tudor. La Juve ha preferito concentrarsi su rinforzi mirati piuttosto che seguire percorsi complessi. Se le condizioni non erano favorevoli, la società non ha esitato a chiudere le porte a trattative che non rispettavano il proprio valore.

Con la fine del mercato, la Juventus ha dimostrato di essere solida nelle sue scelte, operando con coerenza e determinazione. Comolli ha mantenuto il controllo su ogni mossa, rifiutando operazioni non vantaggiose e concentrandosi su quelli che sono i reali obiettivi per il futuro del club.