Mercato Juventus (Corriere della Sera): dirigenza «infuriata» da quella mossa di Vlahovic. Le sue intenzioni rovinano tutti i piani bianconeri! | OneFootball

Mercato Juventus: la dirigenza bianconera è infuriata da quella mossa di Dusan Vlahovic. Le sue intenzioni cambiano i piani della Vecchia Signora!

Un colpo di scena che rischia di mandare in frantumi i piani di mercato Juventus. Il futuro di Dusan Vlahovic si tinge di giallo e si trasforma nel caso più spinoso dell’estate bianconera. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il potente centravanti serbo avrebbe comunicato l’intenzione di non muoversi da Torino, ma di rimanere fino alla naturale scadenza del suo contratto, prevista per giugno 2026. Una decisione che avrebbe fatto infuriare la dirigenza della Vecchia Signora.

La scelta di Vlahović e il danno per la Juve

La posizione dell’attaccante classe 2000, considerato cedibile dal club per via di un ingaggio che nella prossima stagione lieviterà fino a 12 milioni di euro netti, crea un doppio danno per la società. In primo luogo, costringerebbe la Juve a sostenere un costo altissimo per un giocatore che non sembra più al centro del progetto tecnico. In secondo luogo, e ancora più grave, porterebbe i bianconeri a perdere a parametro zero tra dodici mesi un asset pagato oltre 70 milioni, un colpo economico durissimo.

L’effetto domino: l’operazione Jonathan David è a rischio

Questa situazione di stallo ha una conseguenza immediata e pesantissima sul calciomercato in entrata. L’impasse su Vlahović, infatti, blocca di fatto l’arrivo di Jonathan David. Il talentuoso attaccante canadese del Lille, che dal primo luglio sarà ufficialmente svincolato, ha da giorni un accordo di massima con la Juventus per trasferirsi a Torino. L’operazione, però, non può essere finalizzata finché la Vecchia Signora non libererà lo spazio, tecnico ed economico, garantito dalla partenza del serbo.

La dirigenza juventina si trova ora in una posizione estremamente scomoda: stretta tra la volontà di un giocatore di far valere il proprio contratto e l’impossibilità di chiudere per il suo sostituto designato. Le prossime settimane saranno cruciali per risolvere un braccio di ferro che rischia di compromettere la costruzione della nuova squadra.