Milannews24
·4 settembre 2025
Mercato Milan, Adani perplesso: «In casa rossonera durante l’estate si è avvertita questa strana sensazione. Però per me sono tutti responsabili»

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·4 settembre 2025
La critica di Daniele Adani alla campagna acquisti del calciomercato Milan, un’analisi tagliente trasmessa a “Viva el Futbol”, ha acceso il dibattito tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Le sue parole, cariche di delusione e perplessità, hanno messo in discussione l’intera strategia di mercato del club rossonero, sottolineando una profonda scissione tra le ambizioni societarie e le reali necessità tecniche.
“Onestamente nell’analisi di mercato c’è stata una confusione totale e soprattutto si è mescolata l’esigenza societaria con l’esigenza tecnica,” ha tuonato Adani, puntando il dito contro un modus operandi che, a suo avviso, ha penalizzato la squadra. L’opinionista ha evidenziato come le scelte di mercato non siano state guidate da un piano tattico preciso, ma piuttosto da “opportunità” che si sono presentate. Adani ha fatto notare che l’arrivo di alcuni giocatori, apparentemente vantaggioso dal punto di vista economico, non ha tenuto conto della loro compatibilità con il progetto tecnico e con gli altri elementi della rosa.
La sua critica si è poi focalizzata sulla presunta divergenza di vedute tra le figure chiave del club. “Mi sembra che la parte di Furlani pensava in un modo, Allegri e Tare pensavano in un altro, ma se io devo giudicare dico che sono tutti responsabili perché chi asseconda è complice, chi finanzia è addirittura artefice,” ha chiosato Adani. Le sue parole suggeriscono una gestione frammentata, in cui il CEO Giorgio Furlani, il neo-direttore sportivo Igli Tare e il nuovo allenatore Massimiliano Allegri avrebbero operato su binari paralleli. Questa presunta mancanza di sinergia tra le figure di spicco ha generato un clima di incertezza, che si è riflesso nelle scelte di mercato e, di conseguenza, nella composizione della squadra.
L’analisi di Adani solleva interrogativi cruciali sulla futura competitività del Milan. Una squadra costruita senza una visione comune rischia di non raggiungere il suo massimo potenziale, indipendentemente dal talento dei singoli giocatori. L’arrivo di nuovi acquisti, se non integrati in un sistema di gioco coerente, può creare squilibri e minare l’armonia dello spogliatoio.
Le parole di Adani, che ha sempre difeso un calcio ragionato e basato su principi solidi, non sono un semplice sfogo, ma un monito. Il Milan, per tornare ai vertici del calcio italiano, deve superare questa “confusione totale” e ritrovare una linea comune. Il successo non può essere frutto di casualità, ma di una pianificazione meticolosa in cui la visione societaria e le esigenze tecniche si fondono in un’unica, vincente, strategia.
I tifosi rossoneri, delusi dalle ultime prestazioni, condividono in gran parte le preoccupazioni di Adani. L’assenza di un progetto a lungo termine e la mancanza di chiarezza nelle scelte di mercato sono diventate un tema ricorrente nelle discussioni. Il Milan ha ora l’arduo compito di dimostrare che le parole di Adani sono solo un’analisi pessimistica e che, al contrario, le figure dirigenziali e tecniche sono unite in un solido percorso comune volto al rilancio della squadra.