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·5 settembre 2025

Mercato Milan, Tare e la difficile ricerca del centravanti in estate: spunta il retroscena che spiega tutto

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Mercato Milan, nonostante le dichiarazioni programmatiche di inizio sessione, i rossoneri non hanno aggiunto un 9 classico. Ecco perchè

La sessione estiva di calciomercato del Milan si è rivelata un complesso rebus, specialmente per quanto riguarda l’attacco. Come riportato da Luca Bianchin su gazzetta.it, le strategie iniziali del club rossonero, ora con Igli Tare nel ruolo di direttore sportivo e Massimiliano Allegri alla guida tecnica, sono state modificate in corsa a causa di una serie di imprevisti e scelte che hanno stravolto i piani.

Inizialmente, l’idea era chiara: ingaggiare un numero 9 con caratteristiche simili a quelle di Olivier Giroud, una figura centrale capace di fare da punto di riferimento in attacco. Le prime piste battute, tuttavia, si sono arenate quasi subito. Il primo obiettivo è stato Darwin Nuñez, ma il suo costo è stato giudicato eccessivamente elevato. Il giocatore ha poi seguito un percorso diverso, finendo per accasarsi all’Al Hilal per una cifra importante, 53 milioni di euro più bonus.


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Anche la suggestione legata a Dusan Vlahovic non ha mai trovato concretezza. I 12 milioni di euro netti di ingaggio richiesti dal serbo non erano in linea con la politica economica del club. Successivamente, l’attenzione si è spostata su Rasmus Hojlund, un giovane talento che ha attirato l’interesse di diverse squadre. Tuttavia, dopo una fase di valutazione, il Milan ha deciso di non affondare il colpo, considerando i 40 milioni di euro richiesti per il suo riscatto obbligatorio una cifra sproporzionata per le sue caratteristiche e il suo potenziale di rendimento a breve termine.

A questo punto, la scelta è ricaduta su Victor Boniface, un’opzione che sembrava più sostenibile dal punto di vista economico, in quanto il Milan puntava a un prestito con diritto di riscatto. Purtroppo, anche in questo caso, un imprevisto ha fatto saltare l’operazione: le condizioni del ginocchio del giocatore hanno sconsigliato di procedere con l’ingaggio, spingendo il club a fare un passo indietro per evitare rischi futuri.

Con le prime scelte sfumate, il Milan ha dovuto rivedere completamente la sua strategia, virando su profili diversi. L’ultima opzione che è stata valutata è stata quella di Harder. Tuttavia, il giovane attaccante non è stato ritenuto abbastanza maturo per le esigenze del Milan o, secondo un’altra interpretazione, le richieste economiche extra sono state giudicate troppo elevate. La conclusione del percorso di mercato ha portato il Milan a puntare su Christopher Nkunku, un giocatore di indubbio talento ma con caratteristiche diverse da quelle del classico centravanti d’area che si cercava inizialmente.

La vicenda del mercato rossonero conferma una teoria ormai consolidata: la ricerca del centravanti ideale è tra le più difficili e imprevedibili. Le dinamiche di mercato, le richieste economiche, le scelte personali dei giocatori e i problemi fisici possono stravolgere i piani di qualsiasi società, anche di un top club come il Milan. La rosa, ora affidata alle mani di Massimiliano Allegri e del DS Igli Tare, dovrà trovare il giusto equilibrio per valorizzare al meglio le caratteristiche del nuovo reparto offensivo, puntando sulla qualità e la versatilità di Nkunku per sopperire alla mancanza di una vera e propria punta alla Giroud.

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