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Alessandro De Felice ·7 gennaio 2025
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Alessandro De Felice ·7 gennaio 2025
Una vittoria perfetta. Per le statistiche e sopratutto per come è arrivata. Nel derby contro l’Inter, il Milan alza al cielo la 34ª Supercoppa Italiana e si aggiudica il trofeo numero 50 della sua storia.
Un trionfo a tinte rossonere arrivato dopo un’inaspettata quanto incredibile rimonta da parte del Diavolo, che va sotto 2-0 tra fine primo tempo e inizio ripresa, ma riesce a ribaltare col 3-2 di Tammy Abraham a sugellare il successo del Milan al 94’.
A Riad, Sergio Conceicao vive una notte memorabile: in carica da appena otto giorni, il portoghese porta a casa la seconda rimonta su due, batte l’Inter dopo la Juventus e mette subito in bacheca il primo trofeo della sua gestione.
Un’altra vittoria di carattere del Milan, che riesce a reagire e risollevarsi dopo lo svantaggio, trovando la forza di ribaltare il risultato e portare a casa la partita.
“Quello che ha fatto il mister in pochi giorni è incredibile - ha dichiarato Leao dopo la vittoria di Riad -. Appena l’ho visto ho sentito la sua energia. La sua mentalità e il cambiamento si è visto subito in campo. Il mister ci ha portato la mentalità giusta per vincere, tanta voglia ed energia”.
Le parole e i gesti. L’atteggiamento in panchina. Conceicao sta dimostrando di trasmettere una forza incredibile alla sua squadra, che probabilmente mancava nella vecchia gestione.
Un allenatore dal carattere forse e dal modus operandi diverso da quello di Fonseca, come ha sottolineato anche Ibrahimovic prima del derby.
“Forse ora faccio un passo indietro. Lui usa il bastone - ha detto lo svedese -. La squadra sta reagendo bene, c’è energia e armonia. Tutta la squadra è carica. Stanno facendo un grande lavoro, è da pochi giorni che c’è il nuovo mister. Ma è già successo qualcosa, la squadra sta accettando bene le situazioni”.
Il cambio in panchina ha dato la scossa ricercata al Milan, rinato dalle proprie ceneri e capace di battere Juventus e Inter in rimonta. Il successo in finale riporta il diavolo a vincere due derby consecutivi: l’ultima volta fu a cavallo tra il novembre 2010 e agosto 2011.
Ora la Supercoppa Italiana vinta può essare davvero il traino per riparire per il Milan, che deve risalire la classifica in campionato. Una vittoria inaspettata, festeggiata con lacrime e sigaro da Sergio Conceicao, che può ridare fiducia ai rossoneri e rappresentare il primo traguardo di un nuovo ciclo.
Dall’altra parte, in casa Inter non può che dilagare l’amarezza e la delusione per una sconfitta maturata quando il trofeo sembrava ormai quasi in bacheca.
“Perdere così fa molto male” ha ammesso Inzaghi a caldo, sottolineando l’amarezza per aver perso una gara dal doppio vantaggio.
Avanti di due gol, arrivati in momenti chiave, prima dell’intervallo e subito dopo, la squadra nerazzurra si è probabilmente rilassata, non riuscendo a contenere la reazione del Milan. L’ingresso di Leao scombina i piani dell’Inter, che non riesce a contenere l’iniziativa del portoghese, che semina il panico nella difesa nerazzurra e cambia la storia.
Inzaghi deve continuare a fare i conti con gli infortuni, un neo che rischia di pesare sul rendimento della sua squadra. Ai vari Acerbi, Pavard e Thuram, durante la gara si fermano anche Calhanoglu e De Vrij, oltre alla notizia degli esami per Correa.
Defezioni pesanti che possono condizionare l’andamento della stagione e il raggiungimento degli obiettivi.
Ciò che può risalta all’occhio, però, è quella ‘fame’ agonistica che manca all’Inter e che ha sempre contraddistinto i nerazzurri di Inzaghi.
La sconfitta di Riad, in Arabia Saudita, contro il Milan, arrivata in rimonta da una situazione di vantaggio di 2-0 al 3-2 finale può rappresentare i primi segnali della fine del ciclo Inzaghi? Un’ipotesi da non scartare a priori.
La vetta del campionato è ampiamente alla portata, così come gli ottavi di Champions League, mentre la squadra nerazzurra ha già ottenuto il pass per i quarti di Coppa Italia e si giocherà in estate il Mondiale per Club.
Tutto resta ancora possibile, ma servirà una reazione immediata per non compromettere la stagione e tenere ancora vive le ambizioni, portando avanti un progetto tecnico affidato a Simone Inzaghi.
📸 FADEL SENNA - AFP or licensors